Anche se può apparire un controsenso, la funzione essenziale di una maschera, almeno nella maggioranza dei casi, non è quella di nascondere l’identità di chi la indossa, ma piuttosto di esprimerne l’interiorità, la sua più intima essenza. Oltre a ciò, le maschere tradizionali aiutano a comprendere la cultura del popolo che le ha create.
Questo è sicuramente meno vero oggi, nell’era dei costumi standardizzati, ispirati ad onnipresenti supereroi o personaggi di cartoni animati.
Ma tornando indietro nel tempo di appena un secolo, si può capire quale importanza sociale e culturale avessero le maschere cerimoniali per tutte le tribù di nativi americani, dai Navajo ai Koskimo ai Kwakiutl, che le utilizzavano per danze, cerimonie religiose e narrazioni fantastiche. Oltre a ciò, ogni maschera/costume, è una preziosa opera di artigianato, a volte affascinate, a volte terrificante, ma sempre ricca di significato.
Agli inizi del XX° secolo il fotografo ed etnologo Edward Curtis dedicò la sua vita a ritrarre le tribù di nativi americani prima della loro scomparsa: l’annientamento del “Popolo degli Uomini” fu sistematicamente perseguito dal governo americano perché, come disse il capo Sioux Orso in Piedi, rappresentavano un fastidio:
Non conosco alcuna specie di pianta, uccello o animale che non si sia estinta dopo l’arrivo dell’uomo bianco. L’uomo bianco considera la vita naturale degli animali così come quella del nativo, su questo continente: come un fastidio. Non c’è alcun termine nella nostra lingua con il significato di “fastidio”.
Ciascuna delle foto è accompagnata dalla didascalia originale di Curtis.
Sopra: Uomo Navajo, a mezzo busto, seduto frontalmente, che indossa una maschera cerimoniale con piume e con rami di abete che formano una corona attorno alle spalle, 1904.
Persona che indossa la maschera di Tsunukwalahl, un essere mitico, usata durante il Ballo d’Inverno, 1914.
Uomo Navajo che indossa la maschera di Ganaskidi, dio dei raccolti, dell’abbondanza, e delle nebbie, 1905.
Una persona dei Koskimo che indossa su tutto il corpo un indumento di pelliccia, guanti di grandi dimensioni e la maschera di Hami (“cosa pericolosa”) durante la cerimonia “numhlim”, 1914.
Tonenili-Navajo, vestito con rami di abete, 1904-1905.
Persona Kwakiutl che indossa una maschera della creatura mitica Pgwis (uomo di mare), 1914.
Uomo Navajo che indossa una maschera di pelle unita ad un cesto/berretto e ad una gorgiera di pelliccia, ha il torso nudo dipinto con linee bianche, 1904-1905.
Maschera cerimoniale indossata da un ballerino, raffigurante il cacciatore che nella mitologia “Bella Bella” ha ucciso il polpo gigante mangia-uomini. La danza è stata eseguita durante “Tluwulahu”, una cerimonia di quattro giorni prima della Danza d’Inverno, 1914.
Uomo Navajo che indossa una maschera scura, gorgiera pelliccia, e ha il tronco disegnato, 1904-1905.
Un uomo Navajo, figura intera, in abito da cerimonia, compresa la maschera e la pittura del corpo, 1904.
Danzatore che indossa la maschera-corvo con un cappotto di pelli di cormorano, durante la cerimonia “numhlin”, 1914.
Danzatore che indossa una maschera fuori misura, tre anelli con piume sul davanti del vestito, ed tiene in mano un sonaglio, 1913.
Uomo Navajo avviluppato da rami di cicuta, porta la maschera di un clown, collegato al malizioso dio della pioggia Tonenili (acqua di nebulizzazione), 1905.
Persona Kwakiutl indossa una maschera e mani oversize, che rappresentano uno spirito della foresta, Nuhlimkilaka (portatore di confusione), 1914.
L’uomo è vestito con un costume da orso che copre tutto il corpo. L’orso aveva il dovere di custodire la “casa da ballo”, 1914.
Uomo Navajo che indossa una maschera di pelle scura, gorgiera di pelliccia, cintura di stoffa, cintura “concho” d’argento e collane, 1904-1905.
Il danzatore rappresenta Paqusilahl (l’uomo personificazione della terra) indossando la maschera, e con una camicia ricoperta con rami di cicuta rappresenta paqus, un uomo selvaggio dei boschi, 1914.
Uomo Navajo che indossa la maschera di Haschebaad, una divinità femminile benevola, 1905.
Durante la cerimonia d’inverno, i ballerini Kwakiutl indossano maschere e costumi, accovacciati in primo piano, con gli altri dietro di loro. Il capo all’estrema sinistra tiene un bastone da speaker. Tre totem sullo sfondo, 1914.
Danzatore Cerimoniale, ritratto a figura intera, in piedi, che indossa una maschera e capi in pelliccia, durante la cerimonia del Ballo d’Inverno, 1914.
Una maschera cerimoniale di Nunivak, 1929.
Persona che indossa la maschera cerimoniale di Nuhlimahla durante la cerimonia del Ballo d’Inverno. Questi “attori” impersonano gli stupidi e quelli che sono noti per la loro devozione alla sporcizia e al disordine, 1914.
Donna che indossa una coperta con frange Chilkat, una collana Hamatsa, e la maschera che rappresenta un parente defunto che era stato uno sciamano, 1914.
Due uomini nativi americani in costume, che indossano corna di bufali, 1927.
Sisiutl, uno dei principali ballerini nelle cerimonie del Ballo d’Inverno, indossa una maschera con due teste serpente e una “camicia” fatta di rami di cicuta, 1914.