CREEL: il Tunnel nel Permafrost è uno dei Laboratori Scientifici più Freddi al Mondo

Quasi un quarto delle terre dell’emisfero settentrionale è costituito dal Permafrost, uno strato di terreno perennemente ghiacciato, che interessa circa il 20% del suolo mondiale e percentuali molto maggiori in Siberia, Alaska e Canada. Vicino Fairbanks, in Alaska, esiste un tunnel all’interno del Permafrost denominato “CREEL”: Cold Regions Research and Engineering Laboratory.

Il tunnel è alto dai 2 ai 3 metri, largo circa 5 e profondo circa 100 metri lineari. Al suo interno si trovano numerosi animali congelati, residui vegetali, fossili di ogni tipo e genere, strati di limo, sabbia, ghiaia e roccia congelati. Lo spazio è composto da un “Adit” e da un “Winze“, ed è un rappresenta un’eccezionale risorsa per gli studi di geologia moderni. Il tunnel iniziò ad esser scavato nei primi anni ’60 come esercitazione, mentre a fine degli anni ’60 diventò un laboratorio per testare tecniche di estrazioni minerarie nel permafrost.

Alla fine però, il tunnel dimostrò il proprio valore come laboratorio di scienze, mostrando come si siano accumulati fossili e sedimenti nel corso delle varie epoche geologiche del pianeta, e in che modo i cambiamenti climatici abbiano modificati gli strati di terreno.

Il permafrost è costituito semplicemente da uno strato congelato di terreno, e può includere o non includere del ghiaccio. La definizione di terreno “congelato” è data non dalla presenza di ghiaccio al suo interno, ma dalla temperatura del suolo stesso. Il Permafrost può quindi essere terra, roccia, torba, sabbia o sassi, classificato soltanto in base alla propria temperatura. Perché si arrivi a parlare di Permafrost il terreno deve essere congelato almeno da due anni.

A causa della creazione del CREEL, gli ingegneri si sono trovati nella difficile situazione di mantenere congelate le pareti del tunnel. La soluzione è stata facilissima per le stagioni invernali, mentre si è rivelata più complessa per le stagioni estive. Durante i mesi freddi l’aria viene fatta fluire all’interno della cavità, gelando il terreno, mentre d’estate si è realizzato un complessissimo sistema di aria condizionata che porta la temperatura sotto lo zero.

Il laboratorio viene gestito dalla University of Alaska, ed il suo accesso è disponibile ai ricercatori di tutto il pianeta.


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