Conoscere la terra e i suoi frutti: l’influenza ambientale in un contesto bilingue

Da quando abbiamo iniziato la nostra ricerca, sono state affrontate svariate tematiche,  dall’osservazione di Elena e in particolare il suo sviluppo linguistico, all’individuazione di quegli elementi che direttamente o indirettamente influenzano la sua crescita e quella di un bambino in generale.

L’ambiente circostante per esempio è uno di questi: a volte ci dimentichiamo di quanto questo possa incidere, sia che lo si consideri in senso stretto (per esempio la famiglia), che in modo più ampio, la città o la nazione in cui si vive.

Elena si trova in Cina, un paese con una propria lingua, tradizioni e stili di vita che possono essere completamente diversi ,da quelli che intendiamo noi, perciò abbiamo deciso di portarvi in questo lungo e variopinto viaggio.

All’inizio di agosto Elena e la sua famiglia hanno partecipato a un’attività diversa dal solito: ogni bambino ha avuto la possibilità di prendersi cura della propria parte di terra coltivando, seminando e osservando i cambiamenti avvenuti. Si tratta di un programma organizzato da un centro commerciale in collaborazione con Ikea, la famosa multinazionale svedese specializzata nella vendita di mobili.

Attualmente, questa catena commerciale sta portando avanti dei progetti di eco sostenibilità che coinvolgono grandi e piccini; per esempio, nel mese di giugno Elena e i suoi genitori avevano avuto modo di prendere parte ad alcune proposte sulla raccolta differenziata.

Conosciamo meglio questa attività:

È un progetto che viene proposto diverse volte all’anno; ha una durata di tre mesi, proprio per dare la possibilità a più bambini di provare.

A chi è rivolta:

Bambini dai 3 anni in su.

Come ha avuto inizio:

C’è stato un evento di apertura dove è stato introdotto il programma indicando lo svolgimento e definendone gli obiettivi. A ogni bambino sono stati forniti degli strumenti che a Federica hanno ricordato molto il Metodo ACA®: una lente d’ingrandimento, un metro, delle matite colorate e un diario. Perché? Il fine non era solo quello di coltivare la propria porzione di terra, ma anche di osservare le piante cresciute, indicandone il colore, la grandezza, la forma, la sensazione al tatto, scrivendo una piccola descrizione e facendo un disegno sul diario. Prima si sperimenta e poi si lascia traccia sul foglio (la piacevolezza di lasciare traccia…).

Così, Elena ha preso in mano la foglia che le organizzatrici hanno dato a tutti i bambini e ha iniziato a toccarla, manipolarla, osservarla da vicino, descrivendo le sue caratteristiche. Un momento di scoperta e di condivisione dove ad essere coinvolti erano sia grandi che piccoli.

Finita la presentazione, muniti di zappa, rastrello, semi ed innafiatoio, i partecipanti si sono avvicinati alla propria porzione di terra e si sono messi al lavoro.

Elena ha iniziato a preparare il terreno facendo dei piccoli buchi, dove poi ha seminato. Bambini e adulti hanno potuto condividere dei piacevoli momenti insieme, dove a prevalere sono state la complicità, la voglia di provare e sperimentare. Anche Elena sembrava molto entusiasta e desiderosa di mettersi in gioco.

Ora che i semi sono stati piantati, la bambina e i suoi genitori tornano periodicamente ad innaffiare   le piantine e notano, con piacere i cambiamenti.

Dal punto di vista pedagogico:

Perché nella vita di ogni bambino non dovrebbero mai mancare attività di questo genere?

Il Metodo ACA® supporta l’educazione naturale perché crede fermamente che i bambini possano imparare a conoscere ciò che li circonda, sia accrescendo le loro abilità sensoriali che quelle cognitive; inoltre, entrano in contatto con il concetto di rispetto e le cose a esso collegato.

Per esempio, coltivare la terra, aiuta a conoscere il ciclo della vita: prima di piantare i semi è necessario preparare il terreno, dopo la semina sarà necessario bagnarlo, prendersene cura e aspettare pazientemente.

Anche i bimbi più piccoli comprendono che ci vuole del tempo prima che nascano i frutti, capiscono la ciclicità della vita e introiettano concetti fondamentali come la cura, la pazienza, il tempo che scorre…

Basta prestare un po’ di attenzione per constatare che ogni “oggetto” della vita quotidiana può diventare elemento di studio e di scoperta per piccoli e… grandi!

E voi cosa ne pensate? Al prossimo articolo!

Articolo a cura di Haidi Segrada e Federica Mascheroni.


Pubblicato

in

da