Con “Outings” tutti possono “liberare” la grande arte dai musei

Anche per l’Arte con la A maiuscola è arrivato il momento di fare “outing” e uscire dai musei e collezioni di tutto il mondo. La street-art fa ormai parte della decorazione urbana, ed è già consuetudine che siano proprio le amministrazioni cittadine a commissionare l’esecuzione di murales ad artisti di strada ormai famosi. Il progetto“Outings” è però qualcosa di molto diverso, che vuole liberare l’arte, quella di importanti quadri di famosi disegnati dai grandi autori del passato, dal chiuso delle sale dei musei di tutto il mondo per portarla sui muri delle città, in vicoli di periferia, tra caseggiati fatiscenti, per consentirne la fruizione anche a chi non frequenta abitualmente i musei, affidando a chiunque ne abbia voglia la realizzazione di questo progetto.

L’artista e regista francese Julien de Casabianca è l’ideatore di questa straordinaria operazione. Mentre stava visitando il Louvre, Casabianca è rimasto colpito da un dipinto di Ingres, che gli ha ispirato una semplice riflessione: cosa fare per liberare il soggetto dell’opera e portarlo in mezzo alla gente, per condividere la sua bellezza con il resto del mondo?

Outings ha fornito la risposta.

Le reazioni al progetto sono state contrastanti: alcuni trovano inutile inserire opere d’arte fuori da un contesto culturale, e senza la possibilità di sapere chi sia l’artista. Molto più numerosi però sono stati quelli che hanno elogiato Outings, proprio per la volontà di portare l’Arte alle masse, invece di nasconderla dietro i muri di un museo. I fautori del progetto sostengono che questi dipinti classici stanno raggiungendo un pubblico diverso da quello che solitamente è interessato alle opere d’arte, e ciò potrebbero innescare un nuovo interesse in una fascia di persone altrimenti non raggiungibili.

Fin da quando la prima immagine trasferita su un muro è stata mostrata sul web, persone di almeno 18 paesi hanno partecipato al movimento nascente, portando dipinti classici nel mondo reale.

Chiunque può partecipare al progetto mondiale: basta fotografare un quadro custodito in un museo, farne una stampa e incollarla su un muro di una qualsiasi città del pianeta. Il progetto mira principalmente a scoprire le opere meno conosciute, non quelle già molto popolari e coperte da copyright. Sul sito web del progetto si possono trovare tutti i dettagli dell’iniziativa e come parteciparvi; è anche possibile richiedere una sovvenzione per compensare alcuni dei costi associati alla stampa e all’affissione dell’immagine.

Annalisa Lo Monaco

Lettrice compulsiva e blogger “per caso”: ho iniziato a scrivere di fatti che da sempre mi appassionano quasi per scommessa, per trasmettere una sana curiosità verso tempi, luoghi, persone e vicende lontane (e non) che possono avere molto da insegnare.