Si fingono avvenenti ragazze, ma anche uomini maturi, in cerca di divertimento, ma dietro il loro profilo si nascondono organizzazioni che fanno della creazione seriale di profili falsi un vero e proprio business. Basato sul Ricatto. Si può sintetizzare così il modus operandi di innumerevoli organizzazioni che hanno il solo scopo di truffare le malcapitate vittime dell’inganno. Uomini e donne, di tutte le età.
Facebook è diventata “la nazione più grande al mondo“, un popolo immenso di persone che si riuniscono in un’unica piattaforma, condividendo informazioni e dati personali che, a volte, possono attrarre le attenzioni di malintenzionati, pronti a sfruttare qualsiasi debolezza per approfittare della situazione.
La richiesta di Amicizia
Solitamente tutto parte con una richiesta di amicizia da parte di un profilo falso, per un uomo una bella ragazza, per l’italia bianca, sovente di origine caucasica. Nel caso in cui a ricevere la richiesta di amicizia sia una donna, il profilo appartiene ad un uomo, sopra la quarantina, naturalmente di bell’aspetto. I falsi profili potrebbero essere alla ricerca non di una persona da truffare, ma di qualcuno che giustifichi la loro presenza sul social network.
In pratica, grazie ai controlli di Facebook, un profilo marcatamente falso verrebbe riconosciuto quasi immediatamente, mentre un profilo che abbia amici “reali” è assai più complesso da scovare. Gli operatori, se così si possono definire, dietro i profili, faranno di tutto per assomigliare il più possibile ad un profilo di una persona in carne ed ossa.
- Taggheranno nei post altre persone reali
- Pubblicheranno fotografie, magari di destinazioni esotiche
- Condivideranno dei link
- Metteranno nel profilo dati compatibili con la realtà
In definitiva, risulteranno quasi irriconoscibili da profili reali. Tranne che per alcuni particolari che, ad un occhio esperto, risulteranno indicativi del Fake:
- Solitamente le fotografie delle ragazze avranno una stragrande prevalenza di like maschili, indice della loro amicizia con profili veri soltanto con uomini
- Le foto in cui si vede il viso sono spesso limitate a 4/5
- La carriera di un profilo falso non dura quasi mai più di uno o due anni a causa delle segnalazioni degli utenti, quindi risulteranno registrati dal 2015 o 2016
- Spessissimo le amicizie femminili dei profili falsi sono soltanto con altri simili, quindi non si troveranno donne sopra i 40/50 anni fra gli amici
- Sovente nel profilo sono presenti banali incongruenze, fra cui il titolo di studio (magari diploma o laurea) e il posto di lavoro, oppure la situazione sentimentale “impegnata” con la combinazione “alla ricerca di appuntamenti”.
Come funziona la truffa
I profili falsi chiederanno quindi l’amicizia a centinaia di persone, di cui il 99% non saprà mai che il richiedente era un falso. Accetterà l’amicizia e non ci penserà più su. Entro qualche tempo, magari qualche settimana o mese, il profilo semplicemente sparirà dalla lista delle amicizie perché riconosciuto, grazie alle segnalazioni degli utenti, come falso dal Network. Nel mentre però avrà tentato di truffare decine di persone, basandosi sempre sul ricatto.
Il profilo falso inizierà a chattare infatti non certo con chi, ad esempio per me che scrivo, ha un profilo con quasi 2.000 amici e oltre 5.000 follower. Un profilo come il mio servirà al fake per acquisire molta più credibilità, sia agli occhi delle persone sia a quelli delle persone reali che controllano Facebook.
I profili individueranno le categorie più deboli di persone, come ad esempio uomini e donne mature in cerca di un partner, che condividano la propria ricerca sulla propria bacheca. Alcune persone sono infatti meno esperte nel riconoscere un profilo falso da uno vero, una richiesta di fotografia reale da una fatta per il ricatto e così via.
Il malcapitato accetterà le chat, inizierà una corrispondenza banale, fino a che non si inizierà con lo scambio delle fotografie, che saranno la chiave di volta per i ricattatori. Alla prima o seconda fotografia “hot”, il ricattatore inizierà la richiesta di denaro, e spesso il malcapitato non potrà che accettare per evitare la vergogna di veder pubblicate le proprie immagini in rete. Anche nel caso di segnalazione a Facebook e alle autorità competenti, per l’Italia la Polizia Postale, le fotografie rimarranno in mano alle organizzazioni, sempre all’estero, che potranno pubblicarle a piacimento o continuare a chiedere denaro mediante altri profili fasulli.
Alla vittima non resterà che confessare, a se stesso e ai suoi cari, che errare è umano
In Italia sono stati due casi recenti ad aver guadagnato gli onori della cronaca, quello famosissimo di Tiziana Cantone, ma anche quello di una donna, moglie e madre, che si è suicidata per una fotografia in body inviata ad uno sconosciuto mediante una chat Facebook.
Come contrastare il fenomeno
Naturalmente la maggior parte di noi difficilmente cadrà nel tranello di questi profili fasulli. E’ però importante fare attenzione a chi diamo l’amicizia su Facebook, sopratutto perché leggittimiamo quel profilo come “reale” agli occhi non solo del Social Network, ma anche dei nostri conoscenti che verranno richiesti (il famoso amico-di-amico). Gli strumenti che ci offre Facebook per difenderci, e difendere gli utenti meno esperti di noi, sono sostanzialmente due:
- Segnalazione del profilo come falso
- Blocco dell’account
Naturalmente nessuno deve passare il proprio tempo a cercare e segnalare profili fasulli. E’ importante segnalare quei profili che ci richiedono l’amicizia e di cui siamo assolutamente certi essere falsi, per aiutare chi, magari meno esperto di noi “nativi digitali” in materia di Social Media, potrebbe esser tratto in inganno.
Fino ad essere ricattato e umiliato da organizzazioni criminali.