Oggi essere competitivi sul mercato del lavoro è complicatissimo. Del resto, più avanti si va e più è difficile riuscire a dare il meglio facendo il proprio mestiere. Non perché non si sia bravi ma semplicemente perché le competenze che potevano bastare anche solo un anno fa, oggi non sono più sufficienti.
Ecco, però, qualche consiglio per essere competitivo sul mercato del lavoro.
Saper padroneggiare una nuova lingua
Un tempo si pensava che solo chi lavorava nel turismo oppure in una grossa compagnia dovesse imparare una lingua. Era un qualcosa appannaggio di pochi. Tanto è vero che l’Italia resta uno dei paesi in cui si conoscono meno le lingue straniere.
Adesso, però, non è più così. Anzi, anche chi fa un lavoro d’ufficio e non a contatto con le persone deve imparare una nuova lingua. In un mondo sempre più globalizzato come questo, sempre più aziende hanno clienti all’estero ed è fondamentale che sappiano padroneggiare diversi linguaggi. Per questo motivo, infatti, sono sempre più le persone che si iscrivono a lezione di lingua straniera, soprattutto nelle grandi metropoli. In particolare, la scuola inglese Roma è, tipicamente, insieme a quella di Milano, con il più alto numero di iscritti. Del resto, una è la città turistica per eccellenza. L’altra è il cuore del business italiano e non solo.
Non basarsi solo sul curriculum accademico
Anche qui è cambiato tutto. C’è chi dice che la laurea sia il ‘vecchio’ diploma, in termini di possibilità di trovare un lavoro e chi dice che oggi completare semplicemente la scuola dell’obbligo non basta più. Difficile dire se giudizi così estremi rappresentino la verità, però comunque il dato certo è che laurearsi o diplomarsi non basta più. Non basta più si perché c’è una concorrenza di persone specializzate notevolmente maggiore rispetto al passato e sia perché c’è bisogno di formarsi anche attraverso corsi di formazione.
Purtroppo, in molti campi, la scuola pubblica è rimasta indietro e molti studenti lamentano da un lato di non aver fatto abbastanza pratica e, dall’altro, i datori di lavoro sostengono che le nuove leve siano impreparate per affrontare le sfide che il mercato del lavoro offre oggi.
Si è allargata sempre di più la discrepanza tra offerta e domanda di lavoro. E questo non è affatto un bene.
Avere delle competenze che non siano solo professionali
Premessa: non stiamo dicendo che bisogna lavorare gratis o farsi sfruttare. Però, si comprende come, ad esempio, un trent’enne che magari abbia avuto anche un curriculum di studio brillante (laureato a pieni voti e si è fatto anche un master) senza aver mai messo piede in un’azienda, avrà molte più difficoltà di chi, magari, è riuscito ad abbinare il lavoro allo studio.
Certo, c’è bisogno di tanto sacrificio e, in parte, sacrificare anche l’età più bella, cioè quella universitaria. Però sicuramente una persona che sa già come funzionano i meccanismi aziendali è avvantaggiata rispetto a chi ha passato la sua vita solo sui libri.
Probabilmente, è una verità scomoda e non si sta dicendo che sia giusto. Per i ragazzi, però, può essere assolutamente utile fare qualche esperienza lavorativa, anche non pagata come un senior, pure solo per mettere in pratica ciò che si è imparato all’università.
Provare ad avere anche progetti personali
Va bene che non bisogna rischiare se non si hanno delle competenze solide e una buona disponibilità. Però, oggi, il mercato del lavoro è cambiato anche in questo. Infatti, con il web – se si ha la passione di questo mondo, come ad esempio il Social Media Manager o il copywriter – si può imparare anche da autodidatta.
Riuscendo, così, ad aggirare la fase della gavetta presso datori di lavoro che non pagano quanto dovrebbero. Infatti, per chi vuole acquisire le competenze di web designer, è possibile affidarsi a uno dei tanti CMS presenti on line e realizzare un proprio sito web. In questo modo, ci si potrà esercitare e fare errori senza che qualcuno possa stare lì a punire e, dall’altro, poter aver un portfolio personale in cui presentare i propri progetti.
Prendere due piccioni con una fava. Con il web (e anche in altri settori) tutto ciò è possibile.