Le risate sono assicurate davanti a uno spettacolo come quello offerto da un film come “Hollywood Party”: Peter Sellers al meglio della forma, nel ruolo di un improbabile “buon selvaggio” di origine indiana, e una sceneggiatura che si fa beffe dei magnati del cinema e dei loro cortigiani, rappresentano davvero il meglio che si possa pretendere da una commedia per il grande schermo.
Ma, a qualcuno degli spettatori, non sfugge neanche quella elegante ragazza francese, carina anche se non proprio bellissima, che fa da spalla al grande comico e trova pure il modo di esibirsi brevemente accompagnandosi con la chitarra, cantando una canzone romantica con una vocina esile ma ben intonata.
Signore e signori, ecco a voi la protagonista di questa storia, madame Claudine Longet, nata a Parigi nel 1942, arrivata negli Usa nel 1960 in cerca di fortuna, con il solo bagaglio di qualche lezione di danza, un aspetto accettabilmente attraente e, soprattutto, il carattere di chi non si ferma mai davanti a nulla.
In Hollywood Party con Peter Sellers:
Prova ne sia il fatto che, dopo aver ballato per un po’ al “Tropicana Resort”, uno dei club più “in” di Las Vegas, riesce a far innamorare di sé un cantante che ha 15 anni più di lei e vende milioni di dischi, Andy Williams. Pare che tutto cominci un giorno in cui lui, galantemente, si ferma lungo l’autostrada per aiutarla a cambiare una gomma sgonfia. Entro meno di un anno saranno marito e moglie e, successivamente, avranno tre figli.
Sotto, Claudine Longet ai tempi del suo matrimonio con Andy Williams:
Williams è amico praticamente di tutto il Gotha delle produzioni americane, sia cinematografiche, sia discografiche, sia televisive, e non ci mette molto a trovare un po’ di spazio all’ambiziosissima moglie. La quale registra 5 Lp che non cambiano certo la Storia della musica, ma sono promossi così insistentemente da vendere abbastanza copie quante ne bastano a porre Claudine al secondo posto tra i cantanti francesi di maggiore successo negli Usa, dopo l’inarrivabile Edith Piaf. E poi, sia pure in mezzo agli intervalli dovuti alle gravidanze tutte abbastanza ravvicinate, riesce a interpretare diversi film, nessuno dei quali però memorabile, con la sola eccezione di “Hollywood Party”.
Claudine ed Andy in versione famiglia americana sotto l’albero:
Ma anche le più belle favole finiscono, e questa non fa eccezione. Nel 1970, il matrimonio è ormai al capolinea. Williams è sempre in tournée, vede poco i figli e la moglie e, molto probabilmente, tradisce quest’ultima con amanti occasionali. Infatti, nei 21 anni successivi, si darà ininterrottamente alla bella vita, prima di decidere a sposarsi di nuovo. Claudine accetta la separazione e si prende la responsabilità della custodia dei figli, tutto di buon grado, anche perché Williams (con cui i rapporti resteranno sempre amichevoli) le paga una buonuscita di 2,1 milioni di dollari (del 1970!) e le passa altri 8.000 dollari al mese per il solo mantenimento dei figli.
Almeno l’obiettivo di sistemarsi, Claudine l’ha raggiunto. Le manca però il coronamento di un altro grande sogno: quello di incontrare il vero grande amore. E a questo punto, entra in scena l’altro protagonista di questa vicenda.
E’ un ragazzo nato in California nel 1945 da genitori di origine croata (il padre fa il poliziotto) e si chiama Vladimir Sabitch, anche se si porta dietro il soprannome di Spider da un’infanzia in cui era molto magro. Spider è un tipo atletico e sveglio, che è andato all’università e si è laureato ingegnere, ma contemporaneamente non ha mai smesso di dedicarsi alla sua maggiore passione, lo sci. Nel 1968, dopo aver ben figurato alle Olimpiadi invernali di Grenoble, è passato al professionismo e in un paio di anni ha messo insieme una vittoria in Coppa del Mondo (nello slalom speciale di Hevenly Valley, il 4 aprile 1968), dieci podi e parecchi altri buoni piazzamenti, fino a essere classificato come l’undicesimo miglior sciatore del mondo.
Sotto, la copertina di GQ con spider Sabitch:
Poi è stato perseguitato dalla malasorte e dagli infortuni e ha deciso di prendersela più comoda, abbandonando la Coppa del Mondo per dedicarsi al solo circuito professionistico nordamericano, in cui comunque gli sponsor pagano benissimo, e ha vinto il relativo titolo nel 1971 e nel 1972.
Proprio nel 1972, a una gara, conosce Claudine. E’ sempre stato un fusto, le donne non gli sono mai mancate, ma quella francese sembra avere qualcosa di veramente speciale e, come Andy Williams dodici anni prima, anche Spider perde la testa per lei.
Anche stavolta, Claudine fa le cose in fretta. In poche settimane, abbandona la casa che le aveva lasciato Williams a Malibu e se ne va a vivere con Spider ad Aspen, località sciistica del Colorado, in cui lui si allena, ovviamente portandosi dietro tutti i figli.
Sotto, Spider e Claudine insieme sulle piste da sci:
Spider è un bravo ragazzo, si impegna in tutti i modi perché questo rapporto funzioni; ma, ben presto, cominciano a emergere dei problemi dovuti soprattutto alla possessività di Claudine e alla sua incapacità di controllarsi. Per esempio, una sera, mentre sono in mezzo agli invitati, durante un evento ufficiale, lei lo chiama, lui tarda un attimo a risponderle e lei gli tira addosso un bicchiere di vino, infuriata. Poi comincia a fare storie perché si annoia a partecipare a manifestazioni di studenti e sportivi dove Spider è stato sempre assiduo, ma non vuole che ci vada nemmeno lui da solo e arriva letteralmente a vietarglielo.
Ma il peggio è in agguato quando la carriera di Spider arriva al capolinea. Gli infortuni non hanno mai smesso di perseguitarlo e, nel 1973, si schiaccia pure una vertebra durante una caduta in allenamento. Il recupero da questo incidente è lungo e doloroso e, in questo periodo, Spider comincia a fare uso di marijuana e cocaina. Non c’è nulla di particolarmente scandaloso in questo, è un periodo in cui tra i Vip americani queste droghe sono di gran moda, ma il fatto è che anche Claudine ne fa già uso, molto più di lui, senza contare che i due sono anche forti bevitori di superalcolici.
Sotto, Spider Sabich in Italia:
Le cose vanno dunque malissimo e anche questo grande amore si avvia verso una squallida conclusione. Nel 1976, sembra che la fine sia imminente: Spider, le rare volte che riesce a parlare della vita privata con gli amici, non nasconde le sue difficoltà domestiche; mentre Claudine, che non si è mai fatta molti amici, riporta affermazioni simili in un diario.
Alcuni amici di Spider, dopo, sosterranno che lui le aveva dato un ultimatum: entro il 1° aprile 1976 al massimo, ognuno per i fatti propri e amen.
Purtroppo per lui, Claudine la pensa diversamente
La mattina del 21 marzo, Spider va ad allenarsi in pista e Claudine, che gli aveva promesso di raggiungerlo, non lo segue. Va invece in città per fare spese, si ferma a un bar dove beve parecchi cocktail, poi torna a casa e si fa pure una pista di cocaina, aspettando che i figli tornino da scuola. Spider torna alle 16 e le dice che hanno un invito per una serata, che lui ci andrà e lei faccia come le pare. Claudine risponde che deve pensarci, allora Spider va a farsi una doccia. Mentre Spider è nella doccia, Claudine si spoglia e lo raggiunge. Forse vuole farsi una doccia anche lei, però si porta dietro la pistola calibro 22 che la coppia tiene regolarmente in casa per difendersi da eventuali intrusioni.
Nella versione di Claudine, lei gli porta la pistola per raccomandargli di riporla fuori della portata dei bambini, dato che lui la lascia sempre in giro, e gliela passa perché Spider si accerti che c’è la sicura. Ma, a quel punto, del tutto accidentalmente, parte un colpo e centra Spider all’addome. Claudine lo soccorre e chiama un’ambulanza, che arriva prontamente ma non può fare molto: il colpo ha reciso un’arteria e Spider muore durante il tragitto per l’ospedale.
Pochi giorni dopo, a Placeville in California, dove si tiene il funerale di Spider, la tensione si taglia con il coltello. La famiglia Sabitch al completo e tutti gli amici di Spider trattano Claudine come una reietta. La donna capisce l’antifona e lascia la villa del compagno, per trasferirsi in una casa signorile ottocentesca in centro.
Ritagli di giornale con il caso Longet:
Claudine, ovviamente, è sotto inchiesta, ma già l’ipotesi di reato, omicidio colposo, non convince nessuno. Per sua fortuna, a sostenerla, si presenta l’ex marito, Andy Williams, che arriva per stare vicino ai figli ma poi prende in pugno la situazione. Facendo base a casa dell’amico John Denver, che abita a due passi dalla villa di Spider, non bada a spese e assume un esercito di avvocati e investigatori che rintracciano abbastanza testimoni a favore da convincere qualunque giuria dell’innocenza di chiunque.
Ci si mettono di mezzo anche gli errori procedurali dei poliziotti di Aspen, volonterosi ma poco avvezzi alle tattiche dei principi del Foro: le analisi da cui è risultata la positività di Claudine alla cocaina sono state svolte senza una formale autorizzazione, il diario di Claudine è stato sequestrato durante una perquisizione non ordinata dal magistrato inquirente. Le relative prove non sono dunque ammesse al dibattimento, che si tiene nel gennaio del 1977. Il processo si baserà solo sulle dichiarazioni dei testimoni.
La copertina di People dove si dice chiaramente che uccise l’amante ad Aspen:
Il procuratore chiede comunque la condanna di Claudine a 10 anni (il massimo per l’omicidio colposo) ma la sentenza non arriverà mai. Prima che la Corte deliberi, l’avvocato di Claudine, Ron Austin, propone al procuratore un patteggiamento: Claudine si dichiarerà colpevole di un reato minore (negligenza) e si impegnerà a non capitalizzare mai con libri o interviste o altro quanto è accaduto. Il procuratore, già poco convinto di vincere la causa, accetta e il giudice infligge a Claudine la pena di 30 giorni di carcere (che la donna sconterà solo nei weekend, perché nei giorni feriali le viene riconosciuto il diritto di occuparsi dei figli) e una multa di 5.000 dollari.
Poco dopo, Ron Austin lascia la moglie e si risposa con Claudine. Stavolta, a quanto pare, il grande amore è davvero arrivato: i due stanno ancora insieme. Restano a vivere ad Aspen, ma fanno pochissima vita sociale, nonostante la ricchezza e la celebrità: la popolazione, solidale con la famiglia di Spider, preferisce evitarli come la peste. Ma a loro non sembra importare molto.
Nessuno, in futuro, penserà mai a riaprire il caso
L’unica possibile azione legale è quella che rischiano i Rolling Stones nel 1980, quando registrano una canzone intitolata “Claudine” dedicata al fatto, pensando di includerla nel loro Lp “Emotional rescue”. La produzione, temendo querele e risarcimenti, tanto insiste finché li convince a toglierla dal disco. La pubblicheranno, in “Some Girls”, solo nel 2011, quando ormai di Claudine e di Spider non importa più niente a nessuno.