Quando Edoardo IV morì, il 9 Aprile 1483, in Inghilterra stava finalmente volgendo al termine il lungo conflitto noto come la Guerra delle due Rose. Edoardo IV aveva avuto due figli maschi, l’erede al trono Edoardo, di 12 anni, e Riccardo, di 9. L’altro personaggio sulla scena era Riccardo, duca di Gloucester, fratello minore di Edoardo IV, suo sostenitore e alleato.
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Data la giovane età del principe, era necessaria una reggenza. Le due persone più titolate per l’incarico erano la vedova del re, Elisabeth Woodville, e Riccardo di Gloucester, cognati apertamente ostili fra loro. La regina non godeva del sostegno popolare, e forse per questo Edoardo IV nominò suo fratello Riccardo come Lord Protettore dell’erede al trono.
Riccardo prese sotto la sua personale custodia Edoardo V il 19 aprile. Fece giustiziare lo zio materno e il fratellastro del principe per tradimento, mentre la regina riuscì a rifugiarsi nell’abbazia di Westminster con le sue figlie e il piccolo Riccardo.
Nel giro di sei settimane, il reggente riuscì a far dichiarare i giovani principi illegittimi per salire al trono lui stesso, con il nome di Riccardo III. Fece anche pressioni sulla regina per farsi affidare il minore dei principi, che raggiunse il fratello nella Torre di Londra.
Vale la pena ricordare che la Torre di Londra non aveva all’epoca la triste reputazione che acquistò in seguito; si trattava di una residenza reale, un arsenale e un luogo di rifugio. Non era ancora divenuto un carcere: mettere i principi nella Torre di Londra non era, in teoria, un modo per tenerli in prigione o agli arresti.
Erano veramente illegittimi i giovani principi?
Secondo le affermazioni del vescovo di Bath, Edoardo IV si era ufficialmente fidanzato (o sposato) con un’altra donna, Eleanor Talbot, prima del matrimonio con Elisabeth Woodville. Secondo le usanze del tempo, una precedente promessa matrimoniale poteva invalidare le nozze contratte in seguito, con la conseguenza di rendere illegittimi tutti i figli nati da quell’unione.
Cronologia degli avvenimenti:
- 4 Maggio: Enrico V, erede al trono e “principe” della torre, giunge a Londra.
- 29 Maggio: il consiglio e il Lord protettore stabiliscono il 25 Giugno la data d’incoronazione di Edoardo V.
- 8 Giugno: Robert Stillington, vescovo di Bath e Well, comunica al gran consiglio del matrimonio o fidanzamento di Edoardo IV, che rendeva illegittimi i figli del Re con Elisabetta Woodville.
- 16 Giugno: Riccardo raggiunge Edoardo nella residenza reale alla Torre di Londra.
- 22 Giugno: un prete accusa di bigamia Edoardo IV, indicando come Riccardo III il legittimo erede al trono.
- 25 Giugno: i lord avanzano delle istanze per rendere il Lord protettore, Riccardo III, effettivo Re d’Inghilterra.
- 29 Giugno: Riccardo III accetta l’offerta.
- 4 Luglio: Riccardo III viene incoronato Re d’Inghilterra.
I principi scompaiono
I due nobili rampolli furono visti giocare nei giardini della Torre fino all’autunno del 1483, poi di loro non si seppe più nulla. Iniziarono a circolare delle voci, forse fomentate dai nemici di Riccardo III, su un probabile assassinio dei due principi. Voci che il re non si curò mai di contraddire.
Erano veramente già morti, o semplicemente Riccardo, ritenendoli veramente illegittimi, non li considerava più degni di nota?
Nel 1674 furono fatti alcuni lavori di ristrutturazione nella Torre di Londra, durante i quali furono trovati, dentro una cassa di legno, due scheletri abbastanza piccoli, probabilmente di due bambini. Subito fu fatta l’ipotesi che si trattasse dei due principi, ma all’epoca non era certo possibile eseguire analisi che lo dimostrassero con certezza. I resti furono sepolti nell’Abbazia di Westminster, e finora nessuna richiesta di analisi del DNA è mai stata accolta dalla casa reale.
Chi uccise i due Principi?
E’ importante ricordare che non esistono prove definitive che i due bambini siano stati assassinati; tutto quello che si sa è che scomparvero. Tuttavia, la morte violenta è un’ipotesi più che probabile. Riccardo III aveva in realtà molto da perdere dalla morte dei nipoti, perché, ormai al trono, avrebbe avuto contro l’opinione pubblica e gli amici del fratello. Il sovrano è stato dipinto, nel corso dei secoli, come la malvagità personificata, tuttavia bisogna considerare che tutto ciò che fu scritto su di lui proviene dal racconto dei suoi vincitori:
I Tudor
Aveva forse maggior interesse alla morte dei principi il primo re della nuova dinastia al potere, Enrico VII, padre del più famoso figlio Enrico VIII, che poteva temere una rivendicazione alla corona dagli eredi della spodestata famiglia reale, e che aveva tramato per salire al trono ben prima della loro scomparsa.
Gli indiziati principali dell’assassinio dei due principi sono:
- Riccardo III, sovrano d’Inghilterra, che avrebbe voluto ucciderli per eliminare due possibili pretendenti. I due principi, una volta cresciuti, avrebbero potuto ottenere l’appoggio di altri lord, e diventare una seria minaccia al regno.
- Henry Stafford, duca di Buckingham. In molti vedono in Stafford e non in Riccardo III il principale sospettato dell’assassinio dei due principi. Egli sarebbe stato potenziale erede al trono, erede del glorioso Edoardo III, e quindi avrebbe avuto ogni interesse ad eliminare sia gli avversari legittimi, come l’unico figlio maschio di Riccardo III, peraltro cagionevole di salute, sia quelli meno legittimi, come i due principi. Stafford viene accusato esplicitamente da Alvaro Lopes de Chaves, segretario dell’allora re del Portogallo, di aver fatto morire di fame di due principi.
- Margaret di Beaufort ed Enrico VII. Sia Enrico VII, futuro re d’Inghilterra, sia la madre Margaret, avevano un enorme interesse nella morte dei due principi. Nel caso di morte di Riccardo III, i principi avrebbero potuto accampare pretese sul trono superiori a quelle di Enrico VII, e quindi vanificare il lavoro militare che egli effettivamente svolse. Enrico VII fu effettivamente il primo beneficiario della scomparsa di Edoardo V, perché quando, nel 1485, Riccardo fu ucciso nell’ultima battaglia della Guerra delle Due Rose, ebbe la strada spianata al trono, che occupò dal 1485 al 1509.
- James Tyrrell, alleato e sostenitore della casa di York, giustiziato per aver cospirato contro Enrico VII. Tommaso Moro, martire e santo della chiesa cattolica, sostiene che Tyrrel avesse ammesso, sotto tortura, di esser stato esecutore materiale dell’omicidio dei due principi per conto di Riccardo III.
Sotto, ritratto di Enrico VII:
Probabilmente non si saprà mai la verità, e quello dei Principi nella Torre resterà un cold case irrisolto, forse uno dei più struggenti di tutti i tempi.