Capita a volte che vengano scoperte delle fotografie che aprono delle indagini sulla vita di personaggi ormai dimenticati fra le pieghe della storia. Quella di Cannibal Tom, soprannominato “l’ultimo cannibale delle Fiji“, rientra certamente in questa categoria. Il sito Cult Of Weird ha infatti avviato una caccia all’identità e alla storia di questo misterioso e pittoresco personaggio ottocentesco, non riuscendo però a scovare granché sulla sua vita, al contrario della notissima storia di Udre-Udre, che alle Fiji mangiò 872 vittime umane.
Il contesto storico era quello di metà/fine ‘800, quando i primi missionari raggiunsero quei paradisi terrestri al largo delle coste dell’Australia. E’ del 1867 il famoso episodio dell’uccisione e del rito cannibale che vide protagonista il reverendo Thomas Baker e sette suoi seguaci, uccisi dagli indigeni delle Fiji e cucinati per cena.
Secondo Charlie Hintz, autore di Cult Of Weird, un volto che ricorre spesso quando si cerca nell’oscuro passato delle Fiji è quello di un vecchio con lunghi Dreadlocks, apostrofato come “Cannibal Tom” ma anche come “Vecchio Cannibale”.
La fotografia più nota è quella di Underwood&Underwood del 1906:
Nella foto l’uomo indossa un civa (collana di perle) sul petto e un sulu, una gonna tribale. In una mano teneva un lungo bastone e nell’altra un machete. La didascalia recita “Cannibal Tom (80 anni), l’ultima reliquia del cannibalismo delle Fiji“.
Chi era Cannibal Tom? Un capo indigeno? Un guerriero?
Dato l’interesse e la singolarità della fotografia, l’autore della ricerca ha interrogato il museo delle Fiji riguardo l’identità dell’uomo, purtroppo senza successo.
Il mistero riguardante Tom il Cannibale sembra essere dunque irrisolvibile. Non si fa parola dell’uomo in alcun documento ufficiale, e neanche negli scritti dei missionari cristiani. Le foto sembrano risalire agli anni ’70 e ’80 dell’800, quando Tom poteva avere circa 70/80 anni, e i responsabili del museo ritengono che l’uomo potesse essere davvero un cannibale da giovane, prima che i missionari cristiani convincessero (o tentassero di convincere) gli indigeni ad abbandonare la pratica del cannibalismo.