La fiaba di Cenerentola è uno dei grandi classici della letteratura e della tradizione orale mondiale. Essa ha origine nell’Antico Egitto, ben 2.600 anni fa, e il nome della fanciulla destinata a diventare Regina è Rodopì, una schiava al tempo del Faraone Ahmose II, nel VI Secolo avanti Cristo.
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Storicamente, il faraone Ahmose II in realtà sposò davvero una cortigiana di nome Rodopi, facendo di lei una regina, e la storia ci giunge grazie a numerosi fonti fra cui Esopo, che conobbe personalmente la donna. Durante il periodo di apertura alla Grecia dell’Egitto, la fiaba, mutata rispetto ai fatti originali del matrimonio fra Ahmose II e Rodopi, divenne eccezionalmente popolare, giungendo all’orecchio dei cantastorie di tutto il mondo.
La funzione pedagogica della favola, in quasi tutte le sue versioni, è racchiusa nella morale del sacrificio, attraverso il quale si può ottenere la più alta felicità, rappresentata un tempo dallo status sociale di principessa.
Cenerentola dei Fratelli Grimm – 1822
La versione dei fratelli Grimm, analogamente a quanto accaduto per Il Pifferaio Magico e Biancaneve, fu ampiamente rimaneggiata per esser resa accettabile dal grande pubblico. Nella storia originale il padre non è morto, ma vivo e connivente con la matrigna, che è il mezzo attraverso il quale le due sorelle comandano Cenerentola. Quest’ultima coltiva un albero di nocciolo, che altri non è che la reincarnazione sotto forma di vegetale della madre morta.
La defunta madre vestirà la figlia per i tre giorni del ballo, e saranno i colombi (aiutanti magici) a svelare al principe l’inganno delle due sorelle che avevano tentato di calzare la scarpetta. Queste infatti non si arrendono alla grandezza dei propri piedi, tagliandosi l’una le dita e l’altra il tallone pur di calzare la scarpa. Il sangue che fuoriesce dalla scarpetta tradirà le intenzioni delle due sorelle, le quali verranno addirittura accecate dai colombi durante il matrimonio di Cenerentola con il Principe.
Nella versione della tradizione orale tedesca le due sorelle furono addirittura condannate a danzare con calzature arroventate sino alla morte per sfinimento, analogamente a quanto viene riservato alla Madre di Biancaneve.
Cenerentola nella versione di C.Perrault
Quella di Perrault è la versione che maggiormente si avvicina a quella resa famosa dal cartone animato Disney del 1950. In questa variante i fatti sono assai edulcorati rispetto alla tradizione orale presente a quell’epoca, e la fata e i suoi aiutanti magici (topi e lucertole) sono a grandi linee quelli visti nel film hollywoodiano. La versione di Perrault venne scritta per compiacere la corte del Re di Francia, dove in un ambiente così regale poco si adattavano squartamenti e mutilazioni podaliche.
Cenerentola in Italia – La Gatta Cenerentola di Giambattista Basile – 1634
In Italia Cenerentola non è “benevola” come nelle altre nazioni, ma è addirittura un’assassina. Nella versione narrata dallo scrittore napoletano, infatti, la protagonista viene guidata da una matrigna diabolica, che per prima cosa fa uccidere alla ragazza la seconda moglie del padre, e poi comincia a torturarla insieme alle sei figlie tenute nascoste sino al momento del matrimonio. Anche il padre di Zezolla, questo il nome italiano, non è da meno, e si dimentica completamente della figlia una volta sposata la terza moglie.
Soltanto le Fate salveranno la giovane ragazza che, ovviamente, non verrà mai incriminata per l’omicidio della prima matrigna…
Cenerentola in Cina
La versione cinese della fiaba parte da una condizione di bigamia del padre di Yeh-Shen, il nome in lingua originale. La madre naturale della ragazza muore, lasciando la figlia in compagnia del padre e della matrigna. L’unico amico di Yeh-Shen è un pesce, che viene ucciso dalla matrigna e servito per cena. Le ossa del pesce diventeranno l’aiutante magico della ragazza, che perderà la famosa scarpetta a una festa di paese. La scarpetta era così piccola che nessuna donna in Cina sarebbe stata in grado di calzarla, eccezion fatta per Yeh-Shen, che si recherà nella bacheca dove era esposta e verrà così scoperta dal Re.
La matrigna e le figlie gelose moriranno all’interno della propria grotta, uccise da una frana di massi
Nella favola cinese è facile ravvisare la pratica del loto d’oro (fotografia sopra) che vedeva le ragazze di buona famiglia fasciarsi i piedi per renderli molto più piccoli rispetto a come sarebbero cresciuti in modo naturale. La pratica del Loto d’oro è una delle più terribili mutilazioni che furono perpetrate con continuità nell’antichità, e le vittime furono migliaia di donne cinesi, rese invalide a partire dall’infanzia.
Le altre versioni della fiaba
Di versioni di Cenerentola ne esistono numerose altre, in particolare in Russia, dove sono differenti le storie raccontate. In genere si può dire che la giovane fanciulla caduta in disgrazia viene salvata da un “aiutante magico”, che le consente di compiere imprese al di fuori della sua portata.
L’aiutante magico è spesso un animale ucciso, che viene in soccorso di Cenerentola quando questa ne conserva e seppellisce le ossa
In tutta la produzione letteraria concernente la giovane destinata a diventare principessa è ravvisabile un intento pedagogico come concepito dalle “Fiabe del Focolare” dei Grimm, che mirano ad educare i bambini che le ascoltano mediante riferimenti, anche cruenti, alle difficoltà della vita reale.