Carolina di Brunswick: la Regina d’Inghilterra che fu Ripudiata

Dei tanti sovrani inglese Carolina e Giorgio IV sono sicuramente passati alla storia non per meriti, quanto per comportamenti molto poco regali. Giorgio di Hannover, figlio del re Giorgio III, era nato nel 1762. Quale principe di Galles godeva di un notevole appannaggio ma riusciva a dilapidare tutto in feste, gioco, donne, e vizi vari, riempiendosi di debiti.

A 21 anni si innamorò di Maria Fitzherbert, già due volte vedova, cattolica e non di rango. La sposò segretamente senza il consenso del re ma il matrimonio, che non fu valido ai termini di legge, non fece comunque cessare innumerevoli relazioni.

Giorgio di Hannover, principe di Galles:

Giorgio III premeva affinché il figlio conducesse una vita più morigerata e si sposasse degnamente e gli propose di saldare i suoi debiti, circa 65 milioni di sterline attuali, in cambio del matrimonio con Carolina di Brunswick.

Giorgio fu costretto ad accettare

Carolina di Brunswick (ovvero Braunschweig in tedesco) era nata nel 1768 ed era prima cugina di Giorgio in quanto sua madre Augusta era la sorella di Giorgio III.

Era stata educata molto severamente: le erano proibiti i balli, vietata la socializzazione con persone di sesso maschile, viveva quasi da reclusa, strettamente controllata da governanti e dame.

Carolina nel 1795, poco prima del suo matrimonio con il futuro Giorgio IV:

La sua educazione lasciava a desiderare, l’unica materia che apprese in modo discreto era la musica, e l’unico svago che le era concesso era andare a cavallo.

Pare che proprio durante le uscite a cavallo avesse conosciuto un uomo del quale di era innamorata, e che a 15 anni avesse avuto un bambino da lui.

Vero o falso che fosse, i genitori si affrettarono a farla sposare con il cugino Giorgio. Vennero fidanzati nel 1794 e nel marzo 1795 Lord Malmesbury andò a scortare la futura sposa in Inghilterra. Il ritratto che ne fece non è molto lusinghiero, nonostante venisse generalmente definita graziosa. La trovò inadatta al principe:

Priva di tatto e discrezione, parlava troppo e troppo liberamente e soprattutto si lavava poco e non si cambiava gli abiti sporchi

Giorgio e Carolina si incontrarono poche settimane prima delle nozze e la prima cosa che fece Giorgio dopo aver visto la futura sposa fu di chiedere un bicchiere di brandy. Si sposarono nell’aprile 1795, con lo sposo completamente ubriaco. Giorgio scrisse ad un amico che ci volle tutto il suo coraggio per accostarsi alla sposa, che peraltro riteneva non fosse vergine, e che il matrimonio fu consumato due volte la prima notte ed una la seconda grazie all’alcol.

Maria Fitzherbert, moglie morganatica di Giorgio, 1788 Joshua Reynolds:

Carolina da parte sua raccontò che la prima notte Giorgio, ubriaco, cadde dal letto andando a finire sotto la rete, e lei lo lasciò lì fino al mattino.

Furono le due uniche notti che passarono insieme, eppure ebbero un frutto. La principessa Carlotta che nacque nel gennaio 1796.

Pochi giorni dopo la nascita Giorgio fece testamento lasciando tutto a Maria Fitzherbert e a Carolina soltanto uno scellino

Giorgio volle e ottenne l’allontanamento dalla moglie e Carolina in fondo ne fu contenta, dato che veniva costantemente controllata da Frances Villiers, l’amante del momento, che la spiava riferendo poi a Giorgio.

Si trasferì in una residenza privata dove, finalmente libera, cominciò i suoi flirt e relazioni. Charlotte fu affidata ad una governante, Carolina era legata alla figlia, ma Giorgio le proibì di vederla senza la presenza della nonna, per il comportamento indegno e per i pettegolezzi di una ipotetica gravidanza di Carolina, che risultò peraltro non vera.

Giorgio IV ritratto con gli abiti dell’incoronazione:

Nel 1811 Giorgio divenne reggente per il padre, che soffriva di demenza, e ne approfittò per relegare la figlia, molto amata dal nonno, lontana dalla madre e isolare completamente Carolina dalla corte, che parteggiava per Giorgio e i suoi lussuosi i party stravaganti.

Carolina però era amata dagli inglesi

Jane Austen scrisse di lei “Povera donna, la supporterò sempre perché è una donna e perché odio suo marito” e questo era, in fondo, il pensiero generale, amavano lei perché odiavano lui.

Carolina, stanca di questa situazione negoziò, con il governo. Lasciò l’Inghilterra nel 1814 in cambio di una rendita, con grande delusione della figlia.

Carlotta Augusta di Hannover, figlia unica di Carolina e Giorgio:

Cominciò a viaggiare, molto in Italia, e a Milano assunse Bartolomeo Pergami come suo servitore tuttofare. E fu davvero tuttofare dato che i due divennero amanti e continuarono a viaggiare insieme vivendo, in pratica, more uxorio. Acquistò quale residenza Villa d’Este a Cernobbio, che in seguito vendette per trasferirsi nella più modesta Villa Caprile a Pesaro.

Una caricatura dell’epoca che supportava l’ipotesi della presunta relazione di Carolina con Pergami:

Nel 1816 la principessa Charlotte sposò Leopoldo di Sassonia Coburgo-Gotha, destinato in seguito a diventare il primo re del Belgio. Il matrimonio era felice ma Carlotta morì di emorragia postpartum dopo aver dato alla luce un bambino morto nel 1817.

Carlotta non venne informata del destino della figlia dal marito e apprese della morte della figlia per caso quando Giorgio scrisse la notizia al Papa. Giorgio, approfittando della ormai nota relazione di Carolina, fece indagare sulla possibilità di divorzio per adulterio, ma la morte di Giorgio III, nel gennaio del 1820, bloccò tutto. Il divorzio sarebbe stato controproducente per un re, perché avrebbe scoperto anche i suoi tanti tradimenti.

Giorgio IV era Re d’Inghilterra e Carolina, almeno di nome, regina

Giorgio fece di tutto per escluderla da qualunque riconoscimento e il governo inglese le offrì di aumentare l’appannaggio purché stesse lontana dall’Inghilterra.

Carolina rifiutò e rientrò in giugno, dopo aver liquidato Pergami

Il popolo la acclamò, la legge proposta da Giorgio, che avrebbe permesso l’annullamento del matrimonio e la conseguente perdita del titolo di regina, non passò per il malcontento popolare.

Lei sosteneva di aver commesso effettivamente adulterio, ma con il re, marito della Fitzherbert

Si svolse anche un processo, famoso come “The trial of Queen Caroline”, in cui la regina venne condannata per adulterio con Pergami, ma poi l’enorme sostegno popolare di cui godeva impedì alla Camera dei Comuni di concedere il divorzio al Re, che si trovò quindi con la mani legate.

Il quadro di Sir George Hayter che rappresenta il processo alla regina. Carolina si può vedere al centro del dipinto:

Dettaglio del quadro di Hayter. La figura al centro è la regina Carolina, ed il secondo magistrato da sinistra, con la parrucca, è Henry Brougham, grande patrocinatore della causa della sovrana:

Giorgio era fermamente deciso a non permetterle di partecipare all’incoronazione del 19 luglio 1821, ma Carolina era intenzionata a presenziare come regina. Cercò di accedere a Westminster da due diverse entrate e le venne sbattuta letteralmente la porta in faccia. Cercò allora di entrare confondendosi fra i nobili, ma venne fermata con le armi. Fece un altro tentativo inutile e finalmente la convinsero ad andarsene.

Un’incisione d’epoca che rappresenta il lord ciambellano che impedisce a Carolina di Brunswick l’ingresso all’abbazia di Westminster:

Questo comportamento poco regale e assolutamente indegno le costò la simpatia della popolazione che la fischiò e insultò mentre se ne andava in carrozza.

La sera stessa cominciò sentirsi male e morì il 7 agosto del 1821. Forse fu tumore all’intestino o forse un’occlusione o, alcuni ebbero il dubbio, per del veleno.

Tutte le sue carte e i suoi documenti vennero immediatamente bruciati. Voleva essere sepolta a Brunswick e il corteo funebre, che doveva passare sotto silenzio per vie secondarie, venne invece seguito da migliaia di persone che occupavano le strade. I soldati di scorta spararono per farsi largo, ci furono anche due vittime. Alla fine si raggiunse il porto, il feretro venne imbarcato e Carolina tornò a casa.

Giorgio IV era molto colto, interessato all’arte e alla letteratura, a lui si deve la costruzione del Royal Pavillon di Brighton per le sue feste, molto liberale e anti cattolico, ma sregolato, beveva e mangiava smodatamente, la sua obesità era tale che venne soprannominato ‘Prince of Whales’ (principe delle balene) anziché Prince of Wales. La sua salute era precaria e probabilmente a causa degli eccessi morì nel 1830.

Non lasciò eredi, gli successe il fratello Guglielmo IV, anche lui senza eredi viventi. Il trono passò quindi alla Regina Vittoria.


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