Bolbo: la favola psichedelica di Alessandro Gori

Dopo “Le avventure di Gunther Brodolini”, uscito nel luglio 2013 e oggi alla terza ristampa, è di questi giorni l’uscita di “Bolbo” (edizioni Fuori|onda), il nuovo libro di Alessandro Gori, scrittore e cabarettista, conosciuto per il blog Lo Sgargabonzi. “Bolbo” è scritto in collaborazione con Gianluca Cincinelli.

Natale 1986

Una famiglia disfunzionale si rifugia sotto il tavolo della cucina per rifarsi una vita lì. Sarà solo l’inizio di un vortice di avventure ai confini del ragionevole, fra menestrelli del britpop, simbionti messicani e spettri di amori mai vissuti. Un universo dove il tempo e lo spazio sono solo un’opinione, mentre l’unica certezza è l’orso Greganti, un plantigrado caffeinomane dal carattere splendido.

Bolbo è una storia scritta a quattro mani con Gianluca Cincinelli, amico nonché compagno di scuola e di banco da una vita. E’ una storia dalla strana architettura, un marchingegno a scatole cinesi e vasi comunicanti. Ci piaceva l’idea di calarci in un imbuto psichedelico di cui, ben presto, si perdessero le coordinate. Mentre “Le Avventure di Gunther Brodolini” era un libro essenzialmente di umorismo nero, Bolbo è un oggetto molto più misterioso e difficile da inquadrare. Ogni capitolo è diverso dal precedente, ci sono poesie, pubblicità, favole, missive, istruzioni per l’uso, Vangeli apocrifi, muri di parole, verbali, flussi di coscienza, endecasillabi dettati da Luigi Pulci durante una seduta spiritica (e lì un grazie va al medium Marco Luchi). Ma la somma delle parti è una storia unica, con un inizio e una fine, seppur opinabilissime”. Bolbo


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