Boeing costruì una finta Città per nascondere una fabbrica dai Bombardieri Giapponesi

Durante la Seconda Guerra Mondiale gli Statunitensi utilizzarono diversi stratagemmi e tattiche per ingannare il nemico. Se è ormai famosa la 23-esima divisione “fantasma” che operò in Europa, la fabbrica della Boeing situata a King County, Washington, non è ancora così celebre. Come fu per la finta Parigi della Prima Guerra Mondiale, la fabbrica Boeing venne costruita per ingannare i bombardieri nemici e impedirgli di identificare uno dei punti strategici più importanti per l’esito della Seconda Guerra Mondiale.

Nell’impianto di King Counrty venivano prodotti migliaia di Bombardieri B-17 ma anche 278 B-52 Stratofortresses e diversi altri aeroplani protagonisti delle battaglie aeree nello scenario Europeo e Pacifico. L’impianto nacque nel 1936 con modeste dimensioni, 5.600 metri quadrati, ma venne rapidamente ampliato, sino a raggiungere i 165.000 metri quadrati nel 1942, quando i nipponici attaccarono Pearl Harbour.

Lo scenografo John Stewart Detlie fu il protagonista “creativo” del camuffamento dell’impianto Boeing. Il progetto previde la realizzazione di un’intera città di compensato e cartone sopra il tetto della fabbrica, che nascoste alla vista l’obiettivo strategico. Dopo l’attacco giapponese sulla costa est, e la minaccia di un attacco anche da parte della Germania, la realizzazione della finta città consentì di lavorare in piena tranquillità alla costruzione degli aeroplani.

A livello terra venivano prodotti alcuni degli aeroplani protagonisti del conflitto:

All’interno la fabbrica sembrava simile a molte altre:

Sotto, interno della fabbrica con alcuni aeroplani già assemblati:

Dall’alto l’impianto di King Country era completamente invisibile, sicuramente indistinguibile per i piloti che avessero attaccato l’obiettivo:

Nell’immagine sotto si comprende molto bene l’altezza della città fantoccio costruita al di sopra della fabbrica:

La città venne realizzata con compensato e cartone per assomigliare alla tipica cittadina americana:

Le auto vennero costruite con una forma stilizzata perché, si riteneva, indistinguibili dall’alto:

La città venne tenuta costantemente “animata” di persone, che rendevano la messinscena ancora più credibile:

Naturalmente vennero costruiti anche alberi e altri elementi naturali:

Alcune donne rendevano il trucco “a prova di bomba”:

Dall’alto sembrava un verdissimo quartiere americano:

Fortunatamente tutto il lavoro di messinscena si rivelò superfluo e i bombardieri giapponesi, o tedeschi, non giunsero a minacciare la costa ovest degli statunitensi.

Le immagini sono condivise da Imagine Santa Monica

Matteo Rubboli

Sono un editore specializzato nella diffusione della cultura in formato digitale, fondatore di Vanilla Magazine. Non porto la cravatta o capi firmati, e tengo i capelli corti per non doverli pettinare. Non è colpa mia, mi hanno disegnato così...