Berlino: capitale europea dell’arte?

Ah, Berlin, Berlin: come non immaginarsi David Bowie camminare tra le sue vie, frequentare i suoi locali sul finire degli anni ’70, quando il freddo era freddo davvero, inclusa la guerra, che invadeva la città divisa dal muro. Berlino è sempre stata un coacervo di arti, artisti, commistioni: l’aria di controcultura che vi si respira è, ancora oggi, uno dei motivi che spinge molte persone a visitarla e molti artisti a prenderci residenza.
Le mostre sono ovunque, i concerti si dipanano su locali che locali non sembrano, il clubbing è così diffuso che a tutti, in città, pare assolutamente normale entrare in un club il venerdì sera e uscirvi solo il lunedì mattina.

Insomma, una città che davvero non dorme mai, al massimo sonnecchia, con un ghigno soddisfatto sul volto segnato dai palazzi di Piano e dalla Torre della Televisione di Alexanderplatz (piazza che, da quando Milva splendea, ha comunque visto ben pochi cambiamenti).

A proposito di cambiamenti: Berlino è una città che non sta ferma mai. Palazzi demoliti, riconstruiti, modificati, viabilità sempre rimessa in discussione, topografia liquida di strade che sull’acqua sono costruite. Vi è anche della coerenza, bisogna ammetterlo.
Insomma, l’arte.

Nelle prossime righe vedremo come, soprattutto per alcune categorie di artisti, questa città rappresenti una Mecca difficilmente bypassabile nel grand tour di flanerie artistica.

Berlino per la fotografia: ispirazioni e suggestioni

Se siete fotografi, a Berlino troverete senza ombra di dubbio pane per i vostri denti, perché le gallerie che espongono mostre fotografiche davvero non si contano. Le mostre di questo tipo sono così diffuse che spesso celebri locali di ristorazione si fanno carico di esposizioni artistiche e fotografiche in particolare: celebre, tra i tanti, la pizzeria Zia Maria in Prenzlauer Berg, un luogo decisamente magico, in cui mangiare dei tranci di pizza in compagnia di opere contemporanee davvero notevoli.

Ma si tratta di un esempio, ve ne sarebbero migliaia.

Certo, i fotografi sanno che per lavorare al meglio non è necessario “solo” essere al centro di un ambiente ricco e stimolante al massimo, bisogna anche fare affidamento su delle stampe dalla qualità insindacabile, affidandosi quindi ai migliori produttori di stampanti.
Entrare nella storia della fotografia, comunque, se si hanno i migliori mezzi tecnologici a disposizione e una città come set, anche mentale, potrebbe non essere un sogno irraggiungibile. Un atelier in una delle capitali europee più ricche di fermento potrebbe essere la giusta risposta alla vostra domanda di nuove prospettive.

Le migliori zone per fare base

Ci sentiamo, a questo punto, di darvi un piccolo consiglio per l’installazione di un eventuale “campo base” a Berlino: evitate le zone ormai gentrificate, affidatevi ai nuovi quartieri in espansione, perché è lì che la vita artistica si sposta, quando sfrattata dalle zone che ha contribuito a rendere cool.

Via libera a Wedding, a Moabit e Lichtemberg. Anche perché, e questo è un punto da non sottovalutare, la città dispone di mezzi decisamente più efficienti rispetto alla media italiana, per questo motivo non avrete grossi problemi a muovervi da zone più periferiche verso i quartieri di Kreuzberg o Neukölln!

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