Avvistato dopo 30 anni il Tragulus versicolor Vietnamita

Il tragulo del Vietnam, famoso come cervo-topo (nome scientifico: Tragulus versicolor), è un piccolo artiodattilo che vive in Vietnam che si credeva estinto ormai da 30 anni, l’ennesima specie distrutta dall’uomo a causa della caccia e della distruzione dell’habitat.

Il piccolo tragulo però non era estinto, ma fortunatamente solo ben nascosto agli occhi dell’uomo

E’ la nuova scoperta di un team di ricerca costituito dagli scienziati della Global Wildlife Conservation di Austin (Stati Uniti), del Leibniz Institute for Zoo and Wildlife Research di Berlino (Germania) e dell’Accademia delle Scienze e della Tecnologia del Vietnam, che hanno collaborato con i colleghi del Centro per la conservazione degli ungulati tropicali, dell’Università del Queensland (Australia), collaborazioni che hanno portato alla pubblicazione di un paper scientifico su Nature che, cautelativamente, non rivela la posizione degli avvistamenti del piccolo animale.

La specie fu descritta per la prima volta all’inizio del XX secolo, e in seguito all’inizio degli anni ’90. Andrew Tilker, dottorando presso Istituto Leibniz di Berlino, afferma che: “Non c’era motivo di pensare che fosse estinto, ma allo stesso tempo, non sapevamo che non fosse estinto. Nessuno scienziato o naturalista aveva idea se fosse ancora presente in natura“.

Nell’ambito dell’iniziativa Search for Lost Species di Global Wildlife Conservation, i ricercatori hanno iniziato a cercare il Tragulus versicolor nelle zone dove storicamente era presente. La ricerca è stata coordinata da An Nguyen, scienziato presso la Global Wildlife Conservation, dottorando presso l’Istituto Leibniz.

Nguyen e il suo team hanno esplorato il Vietnam, parlando con gli abitanti che riferivano degli avvistamenti del cervo-topo. Il team aveva davvero la sensazione che alcuni di questi avvistamenti fossero reali, e hanno quindi posizionato delle trappole fotografiche nelle aree menzionate dagli intervistati.

Dopo ben cinque mesi di attesa gli scienziati hanno ritirato le trappole fotografiche, scoprendo che il Tragulus versicolor era ancora presente in natura

I ricercatori hanno scoperto 275 fotografie dell’animale, e hanno predisposto nuove trappole fotografiche soltanto nei punti in cui era stato avvistato il piccolo artiodattilo. Altri 5 mesi di attesa hanno prodotto ulteriori 1.500 fotografie circa, confermando l’esistenza di una popolazione rilevante presente in natura.

I ricercatori non sono sicuri di quanti individui rappresentino queste immagini, oppure se il piccolo tragulo sia in pericolo di estinzione, ma l’attuale minaccia è certamente rappresentata dai cacciatori di frodo, che posizionano delle trappole in giro per le foreste in cerca di cacciagione, attratti dal mercato cinese che compra grandi quantità di carne di animali selvatici.


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