Le riprese aeree effettuate con i Droni rappresentano una delle ultime novità nel campo delle riprese video e in genere dell’acquisizione di immagini dall’alto. I novelli “cineoperatori robot” volanti hanno illustri ed antichissimi precursori: i Piccioni di Neurbronner. Nel 1908, il dottor Julius Neubronner brevettò una macchina fotografica in miniatura adatta ad essere posizionata sotto la pancia di uno di questi simpatici volatili, dotata di un meccanismo di temporizzazione che la attivava ad un intervallo di tempo preimpostato dal momento del decollo da terra.
L’invenzione portò Neurbronner al successo e alla notorietà internazionale dopo averlo presentato alle esposizioni internazionali di Dresda, Francoforte e Parigi nel 1909-1911. Gli spettatori di Dresda poterono osservare l’arrivo delle macchine fotografiche montate sui piccioni viaggiatori e le foto scattate furono immediatamente sviluppate, trasformandole in cartoline, e vendute ai presenti come ricordo della manifestazione.
Nel 1910 e 1911 al Paris Air Show, Neurbronner ricevette addirittura due medaglie d’oro, per il metodo inventato e per la qualità delle fotografie. L’invenzione fu sperimentata per la sorveglianza aerea militare nella prima guerra mondiale, quando i piccioni come Cher Ami erano fondamentali per le comunicazioni a distanza, ma non prese mai piede fra gli operatori, e non fu mai trasformato in prodotto commerciale. Neurbronner, a parte il prestigio, non guadagnò mai praticamente nulla dalle macchine fotografiche per i piccioni, e tornò presto ad occuparsi a tempo pieno della farmacia di famiglia.
Sotto, una fotografia di un piccione nella quale si vedono, distintamente le ali ai lati dell’immagine:
Una fotografia cittadina:
Una squadra da tre piccioni-fotografi:
Julius Neurbronner: