Delle settecento grandi dimore padronali che un tempo esistevano in Giamaica, oggi ne rimangono giusto una quindicina: le altre furono bruciate durante la grande “ribellione natalizia” degli schiavi. Undici giorni, a cavallo tra il 1831 e il 1832, nei quali i lavoratori neri ridotti in schiavitù cercarono un affrancamento che costò la vita a molti di loro e arrivò solo anni dopo.
Rose Hall
Fonte immagine: D Ramey Logan via Wikimedia Commons – licenza CC BY-SA 3.0
Rose Hall, vicino a Montego Bay, è una delle case sopravvissute alla rivolta, e sicuramente la più famosa, perché circondata da spettrali leggende e spaventose storie di fantasmi.
Fonte immagine: D Ramey Logan via Wikipedia – licenza CC BY-SA 3.0
La storia di Rose Hall iniziò a metà del ‘700, quando un inglese, Henry Fanning comprò un grande appezzamento di terreno per farne una piantagione e costruirci una lussuosa casa, dove vivere con la donna che stava per sposare, Rose Kelly. Non fece in tempo a realizzare il progetto, perché morì pochi mesi dopo il matrimonio. Rose Hall fu costruita dal secondo marito di Rose, che riuscì a vedere la casa finita, ma non a godersela, perché passò a miglior vita poco dopo.
Il terzo marito di Rose fece in tempo a dissipare il patrimonio della donna, prima di morire nel 1767. Un anno dopo, la donna sposò John Palmer, l’ultimo dei suoi mariti, che le sopravvisse. La proprietà non interessava ai due eredi, figli di Palmer (ma non di Rose), che vivevano in Inghilterra, e alla fine andò a un nipote, John Rose Palmer, che si trasferì in Giamaica nel 1818, e poco dopo sposò Annie Patterson, la donna che, secondo la leggenda, oggi viene chiamata la “strega bianca” di Rose Hall.
Annie Patterson Palmer
Esistono molte varianti della storia di Annie Palmer, accumunate da un filo rosso sangue che le attraversa tutte
Annie Patterson, di origini irlandesi, all’età di dieci anni si era trasferita con la famiglia ad Haiti, dove aveva appreso dalla sua bambinaia i segreti del vudù, approfonditi quando i suoi genitori morirono di febbre gialla e lei rimase sotto la tutela della donna. Quando Annie aveva 18 anni anche la sua governante morì, e lei si trasferì in Giamaica alla ricerca di un marito. Trovò John Palmer, proprietario di Rose Hall.
Una delle camere da letto di Rose Hall
Fonte immagine: Sackerman 519 via Flickr – licenza CC BY-SA 2.0
Dopo pochi mesi, la ragazza si stancò dell’uomo e iniziò a scegliersi degli amanti tra gli schiavi della piantagione. Quando il marito la sorprese con uno di loro la picchiò con un frustino, ma mal gliene incolse, perché il giorno dopo giaceva morto, probabilmente avvelenato. Iniziarono così gli anni del terrore a Rose Hall:
la donna uccideva gli schiavi/amanti quando si stancava di loro, ma non solo
Torturava regolarmente e poi uccideva tutti quelli che in qualche modo la urtavano.
La sala da pranzo di Rose Hall
Fonte immagine: Sackerman 519 via Flickr – licenza CC BY-SA 2.0
I servi che lavoravano nella casa, quando portavano qualcosa da mangiare erano costretti a fischiare, per evitare che potessero mangiare anche il più piccolo pezzo di cibo. Se non lo facevano, rischiavano il collo… L’incredibile crudeltà di Annie, e la sua familiarità con i riti vudù, le valsero il soprannome di “strega bianca”. Annie si sposò altre due volte, uccidendo entrambi i mariti per ereditare i loro beni.
Poi si invaghì di un inglese, che invece non la voleva, perché innamorato della nipote di uno schiavo chiamato Takoo, anche lui amante di Annie. La strega bianca fece morire, grazie a un incantesimo, la giovane rivale, ma finì male:
Takoo la strangolò e la seppellì in una fossa profonda
Poi eseguì un rito vudù che avrebbe dovuto impedire allo spirito della donna di uscire dalla tomba. Forse non era così esperto in arti magiche, perché il fantasma di Annie iniziò ad aggirarsi per Rose Hall. Durante la rivolta del 1831, la casa fu risparmiata per il timore che l’incendio avrebbe liberato il fantasma, consentendogli di vagare anche al di fuori della piantagione… così la casa rimase abbandonata per circa 130 anni.
Immagine di pubblico dominio
Questa è la storia che si racconta in Giamaica, ma la verità su Annie Palmer è ben diversa
In realtà, Annie Mary Paterson era nata in Giamaica da genitori scozzesi, e non era affatto cresciuta ad Haiti, né tantomeno era un’esperta di riti vudù. Nel 1820 sposò John Rose Palmer, che fu il suo unico marito. Non si sa molto della coppia, ma sicuramente loro non rimasero per molto tempo a Rose Hall, gravata da troppi debiti, che finì in mano ai creditori, e rimase abbandonata per circa 130 anni…
Perché allora Annie, che visse una vita “normale” e sostanzialmente anonima, è diventata la protagonista di una storia così macabra e crudele?
Una delle camere di Rose Hall
Fonte immagine: Sackerma 519 via Flickr – licenza CC BY-SA 2.0
I semi della leggenda furono gettati da un racconto pubblicato nel 1868, che aveva però come protagonista Rose Palmer, la prima proprietaria di Rose Hall. Lei sì che aveva avuto quattro mariti, e quindi poteva essere sospettata, credibilmente, di essere una strega ammazza-uomini (anche se in realtà pare che fosse una donna mite e tranquilla). Nel corso del tempo si aggiunsero particolari sempre più agghiaccianti, finché nel 1911 fu pubblicato un libro sulla storia locale, che chissà perché indicò Annie come la “strega bianca” di Rose Hall.
La tomba di Annie Palmer a Rose Hall
Fonte immagine: Urban Walnut via Wikimedia Commons – licenza CC BY-SA 3.0
Annie Palmer fu definitivamente consacrata come la “strega bianca” nel 1929, quando uscì un romanzo intitolato The White Witch of Rose Hall (La Strega Bianca di Rose Hall).
Era un’opera di finzione, che però venne considerata un resoconto storico…
Anche se la verità su Annie Palmer si sta facendo strada, sono in molti a considerare comunque Rose Hall una casa stregata: c’è chi afferma di aver visto una figura, vestita di velluto verde, cavalcare per i terreni della proprietà, mentre altri sono convinti che una donna vestita di bianco si aggiri per la casa.
C’è poi chi ha sentito urla e rumori di passi nelle stanze, in particolare nella cantina, che però oggi ospita il negozio di souvenir…
Forse Annie Palmer vaga per la grande dimora tentando di dire la sua verità su Rose Hall, risparmiata dal fuoco ma condannata a essere un luogo spettrale.