Realizzare uno spazio abitabile in dimensioni ridotte è una sfida che sta divenendo sempre più attuale per l’architettura moderna. Gli appartamenti di nuova costruzione hanno volumi sempre più ridotti, e la crisi del mercato immobiliare sta spostando sulle opere di conversione il focus dei progetti anche di alta qualità.
E’ il caso di questo magazzino milanese, che da ripostiglio è diventato uno splendido micro-appartamento di lusso. La firma del progetto è di Martina Margaria di Milano Abita, che ha organizzato gli spazi non solo in modo funzionale, ma anche soddisfacendo la voglia di bellezza che è imprescindibile nel pensare ad una propria “casa”.
Il locale si trova in Città Studi ed è ospitato in un edificio anni ’20. La conversione del magazzino ha previsto la riduzione della superficie occupata dal soppalco, che era precedentemente dell’80% e che ora si attesta al 30% del totale. Nel piano terra trovano spazio la cucina, il bagno e il living, caratterizzati da numerose nicchie e spazi disposti elegantemente per non rinunciare alla praticità, anche in uno spazio così ridotto.
Sotto, il divanetto posizionato accanto alla cucina:
Il soppalco, ridimensionato rispetto alla precedente sistemazione degli spazi, funziona da tetto per il bagno, che è stato realizzato ex-novo:
La porta del bagno è stata realizzata per scorrere all’interno del muro:
Al soppalco si sale mediante una scala, mentre il tavolo da pranzo è per due persone:
La vista dell’appartamento dal soppalco fa comprendere la disposizione degli spazi:
L’architetto ha curato anche la scelta del materasso e dei tessuti dei cuscini, che impreziosiscono l’atmosfera:
L’armadio è di dimensioni ridotte ma funzionale, mentre la luce è dimmerabile e modificabile nell’intensità e nel colore.
La disposizione degli spazi interni è sia funzionale sia esteticamente gradevole:
La doccia e il bagno sono piccoli ma completamente funzionali:
Tutte le immagini e le informazioni dell’articolo sono state fornite dall’ufficio stampa di Milano Abita, Greta La Rocca.