A Chester si trova un antichissimo Santuario Romano dedicato alla Dea Minerva

Da lontano sembra quasi una casa degli Hobbit, ma quest’antichissima roccia nei pressi dell’odierna Chester è il luogo designato dagli antichi Romani di Britannia come un santuario alla Dea Minerva, divinità delle guerre giuste, dell’arte, della saggezza e protettrice degli artigiani. E’ proprio quest’ultima sua “vocazione” che la portò ad essere raffigurata a migliaia di chilometri di distanza da Roma, proteggendo i lavoratori che dalla cava di arenaria tagliavano e trasportavano i blocchi verso Deva Victrix, l’originario forte romano da cui prese poi vita l’odierna Chester.

Il santuario di Minerva è l’unico luogo di culto romano scavato nella roccia sopravvissuto in Gran Bretagna

Fotografia di John Turner condivisa con licenza Creative Commons 2.0 via Wikipedia:

Il santuario si trova precisamente nella zona di Handbridge, che è separata dall’antica Deva Victrix dal fiume Dee. I lavoratori della XX Legione Valeria Victrix (che completarono la costruzione di Deva Victrix dopo i primi lavori della II Legione Adiutrix) portavano i propri omaggi a Minerva e pregavano affinché li proteggesse dal loro rischioso lavoro.

Sotto, l’antica Deva Victrix, con al centro il forte e vicino l’anfiteatro, costruito grazie alla prosperità del sito:

I santuari alle divinità romane non erano rari nel vasto impero, ma una serie di fattori li hanno resi ormai rarissimi. Il tempo e il vandalismo, oltre al fanatismo religioso contro le divinità ritenute pagane, hanno portato alla loro quasi completa distruzione, e anche del santuario di Minerva a Chester ormai non rimane che l’ombra del suo antico splendore.

Fotografia di Chris McKenna condivisa con licenza Creative Commons via Wikipedia:

Un occhio attento però riesce a discernere la figura fiera che impugna una lancia e indossa l’elmo, mentre un gufo le è appoggiato sulla spalla destra. Le colonne di pietra e il tetto sono aggiunte del XIX secolo, realizzate nella speranza di preservare i resti della scultura da ulteriore usura.

Fotografia condivisa con licenza Creative Commons via Wikimedia:

A destra del santuario si trova una piccola apertura nota come Grotta di Edgar. Essa, come il parco in cui si trova, è chiamato così in onore di re Edgardo il Pacifico, re d’Inghilterra fra il 959 e il 975, che qui tenne un consiglio nell’anno 973.

Fotografia di Keith Hobbs condivisa con licenza Creative Commons via Wikipedia:

Se vi trovate nei dintorni di Chester e sentite la necessità di rivolgere la parola a una Dea antichissima, nel verde parco di Chester troverete una sua rarissima (anche se un po’ sbiadita dal tempo) raffigurazione.

Matteo Rubboli

Sono un editore specializzato nella diffusione della cultura in formato digitale, fondatore di Vanilla Magazine. Non porto la cravatta o capi firmati, e tengo i capelli corti per non doverli pettinare. Non è colpa mia, mi hanno disegnato così...