Vichinghi: il loro nome è sinonimo di navigazioni e conquiste, di capelli biondi ed elmi possenti, di uomini alti come colossi e grezzi come le loro asce, ma alcuni di questi luoghi comuni non raccontano l’intera verità. I Vichinghi furono un popolo medioevale di eccezionale tempra e ferocia, che però operava un’accurata igiene personale e una continua ricerca di una buona estetica, soprattutto in ambito maschile. Essi erano assai meno combattenti rispetto a quanto si possa pensare, e furono un popolo prevalentemente di agricoltori.

Gli elmi con le corna
Nell’immaginario comune, il tipico guerriero vichingo ha un imponente elmo con le corna, ma, in realtà, le raffigurazioni di quell’epoca non mostrano alcun tipo di copricapo cornuto; anzi, l’unico elmo vichingo ritrovato e identificato con certezza è senza corna. L’idea delle corna, probabilmente, nacque fra gli scrittori svedesi dell’Ottocento o fra i pittori europei loro contemporanei, che ricostruirono l’aspetto dei vichinghi tramite le descrizioni greche e latine che ricordavano gli elmi con le corna dei sacerdoti norvegesi e germanici durante alcuni riti pagani di oltre 2.000 anni prima.

La cura della persona

Film e fumetti ci narrano di vichinghi rozzi e sporchi, ma gli scavi archeologici hanno consentito di rinvenire numerose pinzette, rasoi, pettini e cucchiaini per le orecchie che i vichinghi utilizzavano abitualmente. Sicuramente conoscevano l’uso delle sorgenti calde naturali come purificatrici per il corpo e facevano il bagno una volta a settimana o più, ben sopra la media degli europei di quel periodo. “Laurdag”, in lingua norrena, significa giorno della pulizia e identifica il sabato.
I funerali sulle navi

Le navi erano parte integrante della società vichinga e i morti importanti venivano abbandonati in mare su un’imbarcazione, accompagnati dagli schiavi, sacrificati per seguire il padrone, oppure, meno frequentemente, dalle mogli, anch’esse sacrificate.
Il commercio degli schiavi

Molti vichinghi commerciavano esseri umani, perché, durante le loro incursioni nei territori europei, rapivano e schiavizzavano donne e bambini. La maggior parte di questi prigionieri erano anglosassoni, celtici o slavi. I vichinghi li chiamavano “thralls” e li vendevano in Europa e in Medio Oriente.
I diritti delle donne

Le donne vichinghe avevano molta libertà: potevano ereditare proprietà, chiedere il divorzio o recuperare la dote, quando il matrimonio finiva male. Se un uomo picchiava la moglie in pubblico, quest’ultima godeva del diritto di pretendere una vendetta adeguata, e se lo faceva per tre volte, la consorte avrebbe potuto ottenere il divorzio senza difficoltà.
L’agricoltura
Sembra strano e incredibile, ma la maggior parte dei Vichinghi utilizzava tutti i giorni attrezzi agricoli. Naturalmente, alcuni di loro erano pirati, guerrieri e predoni, ma la maggior parte della popolazione si dedicava alla coltivazione di orzo, segale, avena e altre piante, oltre ad allevare bovini, capre, pecore e maiali.

Erano eccelsi sciatori
Gli scandinavi inventarono gli sci circa 6.000 anni orsono, e i russi, probabilmente, ancora prima. Durante il medioevo, i norvegesi usavano gli sci sia come mezzo di trasporto sia come passatempo e, addirittura, nella mitologia norrena anche uno degli dei (Ullr) era dedicato al culto dello sci.

Non erano uniti
I vichinghi non chiamavano se stessi “vichinghi” e non riconobbero una nazione unitaria per lunghissimo tempo. La Norvegia fu unificata da Harald Bellachioma nell’872, ma i vichinghi erano anche in Danimarca e in Svezia, con tribù frammentate spesso in guerra fra loro.
