La celebrazione di un rito funebre è una delle pratiche più antiche della storia della civiltà umana. Nelle diverse culture mondiali il funerale avviene con modalità diverse a partire dalla propria cultura, che sono spesso influenzati dalla religione, con alcuni di questi rituali che potrebbero esser definiti, a ragion veduta, decisamente bizzarri e macabri.
Sati
Le vedove dell’India sono una “classe sociale” fra le più basse e infime. Per non diventare praticamente delle reiette della società, le donne in passato sceglievano il suicidio quando il marito moriva, bruciando con lui sulla pira funebre. Anche se il rito doveva esser di natura volontaria, molte donne furono costrette al suicidio da altri membri della famiglia, un modo per onorare il morto nel modo più “alto”. Attualmente il Sati è fuorilegge, ma si registrano ogni anno decine di nuovi casi di questo tipo di suicidi “funebri”.
Amputazione delle Dita
Molte culture vedono una stretta correlazione tra il dolore fisico e quello emotivo, come ad esempio gli abitanti di Dani in Papua Nuova Guinea, che esprimono il proprio dolore in modo semplicemente incredibile. I membri di una famiglia si amputano volontariamente un dito quando una persona cara muore. Il rito è funzionale alla protezione contro gli spiriti maligni, così come per manifestare il dolore emotivo attraverso il dolore fisico. Questa pratica è ormai fuorilegge, ma i membri più anziani delle tribù mostrano ancora chiari segni delle antiche usanze.
EndoCannibalismo
I membri della tribù Foré della Nuova Guinea e gli indigeni dell’Amazzonia, in Brasile, praticavano quello che è definito endocannibalismo, ovvero il rituale con il quale il cadavere veniva mangiato, quasi sempre in parte, dai vivi del suo gruppo. Il rito era funzionale alla trasmissione dei “valori” del morto ai vivi, così come le sue virtù. Alle volte era la carne mentre altre volte, più spesso, si trattava di frammenti delle ossa ridotte in polvere.
La schiava sessuale del Funerale Vichingo
Simile al destino riservato ad una donna Hindi, anche se molto più brutale, i Vichinghi avevano la propria versione del Sati. Invece della vedova era una schiava del nobile che si univa a lui nel viaggio verso la vita ultraterrena. La schiava scelta doveva avere rapporti sessuali con tutti gli uomini del villaggio, poi veniva strangolata, accoltellata e inviata alla deriva su una barca in fiamme. Questo rituale, fra le curiosità meno conosciute dei popoli del Nord, serviva a garantire che la schiava avrebbe servito il proprio padrone anche nella vita ultraterrena. Il rito sessuale doveva mostrare l’amore per il suo padrone, anche se non è certo che queste fossero le vere intenzioni degli uomini vichinghi…
Mangiati dagli Avvoltoi
I seguaci del Zoroastrismo, antichissima religione mediorientale, hanno un proprio rito peculiare per accompagnare i morti nell’aldilà. Essi considerano tutto ciò che concerne un cadavere come passibile di contaminazione, anche il terreno o il fuoco. I religiosi “purificano” il cadavere con l’urina di un toro, e così facendo assicurano che tutti gli spiriti malvagi si allontanino dal defunto. Dopo il rito, il cadavere viene offerto come cibo agli avvoltoi. Dietro questo rituale è facile riconoscere l’eco dell’antico timore dei cadaveri come vettori di malattie…
I funerali al Drive In
E’ un rituale modernissimo ma non per questo meno bizzarro. A Los Angeles, in California, le persone hanno di meglio da fare che sedersi in una chiesa e pregare per i propri morti. Preferiscono assistere al rito funebre direttamente dalla propria vettura, seduti dietro sicuri vetri antiproiettile. Questi funerali decisamente “impersonali” vengono infatti assistiti sovente da membri di gang criminali della città…
La riesumazione
Il popolo malgascio del Madagascar ha uno strano rituale che si svolge ogni cinque anni circa. I vivi riesumano i morti, li vestono e poi li coinvolgono in una macabra danza celebrativa, un rito officiato per ricordare i propri cari defunti. Analogamente a quello Malgascio, anche in Indonesia si ritrova un rito simile, durante il Festival della Morte.