Pensate che il mondo magico e fatato creato da Walt Disney e alle aziende a esse connesse siano privi di orrori e avvenimenti controversi e sconvolgenti? Trattandosi di una multinazionale, è facile intuire che sia il caso di riconsiderare queste semplicistiche idee. Disney, come altre aziende, si è macchiata di diverse azioni quantomeno dubbie, e non si tratta certo degli “easter egg” all’interno dei film animati che ogni Natale popolano i cinema di tutto il mondo da oltre 70 anni…
5. Debbie Stone
Quella di Debbie Stone è una storia di morte sul lavoro davvero terrificante. La giovane studentessa/lavoratrice aveva 18 anni all’epoca dei fatti, che risalgono al 1974. La Stone era una delle hostess dell’attrazione “America Sings” di Disneyland California, che consisteva in 6 spettacoli su piattaforme rotanti che potevano essere osservate contemporaneamente dalle persone nelle proprie sedie.
9 giorni dopo l’apertura dell’attrazione, al termine dello spettacolo, il compito di Debbie era quello di salutare il pubblico, quindi nessuno capì quale fu la dinamica dell’incidente. Il corpo della giovane ragazza venne trovato incastrato fra una delle piattaforme rotanti e un muro, stritolato a morte. Come nessuno dei suoi colleghi e nessuno fra il pubblico si sia potuto non accorgere delle urla della giovane donna rimane un mistero. In seguito l’attrazione venne chiusa sino a quando non vennero installate delle luci di sicurezza.
4. Parchi abbandonati
River Country fu il primo parco acquatico Disney, inaugurato nel 1974, e attivo sino al 2001. Discovery Island è l’isola che gli si trova di fronte, adibita a giardino zoologico, chiusa 2 anni prima del parco principale, nel 1999. Molti esploratori urbani si sono recati all’interno delle due attrazioni, scoprendo alcuni particolari terrificanti. Se River Country è semplicemente quello che ci si aspetterebbe, ovvero un parco acquatico abbandonato, Discovery Island assomiglia più a un giardino degli orrori, con animali sotto formalina, impagliati, e giostre fatiscenti.
I due parchi vennero abbandonati formalmente per motivi economici, ma la causa reale potrebbe essere un’altra. Furono infatti trovati nel lago antistante il parco un numero enorme di “Naegleria Fowleri“, una protista che causa la Meningoencefalite amebica primaria, un’infezione che non lascia scampo all’uomo, con il 90% di casi mortali. Nel 1980 un piccolo ospite fu ucciso proprio da questa malattia, e quindi la chiusura del parco 21 anni dopo l’incidente risulta senza dubbio tardiva per i rischi cui furono sottoposti i visitatori.
3. Cenere alla Cenere
Nel 2007 gli impiegati di un parco Disney scoprirono una donna che versava della cenere durante un giro all’attrazione dei Pirati dei Caraibi. La donna si giustificò affermando che fosse del latte in polvere, ma la realtà era ben diversa. Dal 1990 infatti i parchi Disney sono la destinazione preferita da moltissime persone che spargono le ceneri dei propri cari defunti (che negli Stati Uniti possono essere ottenute immediatamente dopo la cremazione) e che finiscono così nell’aria dei parchi dei divertimenti più famosi del mondo.
E nei polmoni dei visitatori
Alcuni impiegati dei parchi sono specificatamente dediti all’aspirazione di queste polveri, sottilissime e di facile inspirabilità, che vengono continuamente sparse nei luoghi solitamente dedicate al genere horror come la Casa Fantasma o i Pirati dei Caraibi.
2. Informatore FBI
Walt Disney sviluppò un intenso rapporto con il capo dell’FBI, J. Hedgar Hoover, che lo fece diventare uno dei principali informatori riguardo le attività delle star e degli scrittori di Hollywood durante il periodo del Maccartismo. Disney stesso testimoniò il 24 Ottobre del 1947 contro 3 suoi animatori, Herbert Sorrell, David Hilberman e William Pomerance, che scioperarono durante la produzione di Dumbo.
Il rapporto divenne tanto stretto che fu permesso ad Hoover di modificare alcune delle sceneggiature dei cartoni animati per renderle prive di ogni riferimento a pratiche o intenzioni di tipo socialista. Disney fu però in seguito sospettato di essere anch’egli un simpatizzante comunista, ma non venne intrapresa contro di lui nessuna azione punitiva, al contrario di vari artisti del calibro di Charlie Chaplin, la cui carriera terminò proprio in questo periodo. Il libro che parla degli aspetti oscuri di Walt Disney è stato scritto da Marc Eliot e si chiama Walt Disney: Il principe oscuro di Hollywood. A oggi i documenti riguardanti l’attività di Disney in cooperazione con l’FBI rimangono segreti.
1. I Lemmings suicidi
Pensate che i Lemmings (o lemmini, in italiano) si suicidino quando le risorse scarseggiano? E’ una nozione totalmente errata e priva di fondamento scientifico, divulgata da Disney in un documentario, White Wilderness (Artico Selvaggio), vincitore di un Oscar.
La storia fu esposta precedentemente da Carl Barks nella storia dei paperi Il lemming con il ciondolo. Il documentario premiato dall’Academy fu architettato per far gettare i lemming dalla scogliera che si vede nel filmato, facendone morire moltissimi fra le acque. La scena, realmente inquietante se contestualizzata nella scientificità che si voleva attribuire all’opera, rende il metro di quanto possa essere terribile la finzione filmica quando diviene realtà crudele verso gli animali.
I poveri Lemmings vennero deliberatamente spinti o costretti a gettarsi
Questo il filmato con l’audio originale: