5 Oscuri Segreti di Apple

Apple è l’azienda forse più iconica legata alla produzione di gadget e strumenti per la connettività e i multimedia. Se da un lato l’apporto creativo di Cupertino è stato eccezionale nel far sviluppare la tecnologia oggi a nostra disposizione, i metodi utilizzati per generare profitti non sono stati altrettanto “geniali”, con molti pratiche giudicabili controverse.

5. La polizia segreta e le connessioni governative

5-Segreti-AppleEssere un dipendente Apple significa sottoporsi ad una filosofia di vita, non ad un lavoro. La segretezza è una delle caratteristiche fondamentali che deve avere il modello impiegato di Cupertino. Se da un lato questo aspetto è assolutamente comprensibile, a causa dei miliardi di dollari che ogni anno Apple perde per le copie cinesi e simili (ma la tendenza è in decrescita), da un altro, probabilmente, l’azienda della mela morsicata ha forse esagerato un po’ le cose.

All’interno dei laboratori, centri di ricerca, edifici e persino negli Apple store è presente una forza di sicurezza pagata dall’azienda deputata a proteggere i prodotti Apple. Nel 2011 questa forza di sicurezza si spinse ben oltre le possibilità offerte dalla legge (fondamentalmente all’interno degli edifici Apple questa forza di sicurezza è legale) andando a compiere un raid di ricerca di un iPhone 4S perduto a casa di un innocente cittadino di San Francisco, Sergio Calderon, spalleggiata da agenti in divisa. Gli agenti (veri e finti) minacciarono il ragazzo per il prototipo, chiedendogli se tutta la famiglia fosse in regola con il permesso di soggiorno, e questi non poté che acconsentire alla perquisizione, che si rivelò comunque infruttuosa. L’iPhone non fu trovato, ma l’eccesso di zelo costò il posto a John Theriault, l’allora capo della sicurezza interna a Cupertino.

Fonte: 9to5Mac

Quando fu perso il prototipo di un iPhone 4, nel 2010, il colpevole era già identificato: si trattava di Jason Chen, ex editor di Gizmodo, che aveva pubblicato le fotografie e un video sul famoso sito di tecnologia. In quel caso la polizia fece un raid a casa di Chen su commissione Apple e, anche se la cosa fu insabbiata, l’azienda non ne fu toccata perché, ufficialmente, la perquisizione fu fatta dalla polizia.

Il collaborazionismo della polizia e del governo statunitense nei confronti di Apple non suona strano a causa del sospetto coinvolgimento dell’azienda con i programmi di controllo di cittadini statunitensi (o meno) portati avanti dall’NSA, l’agenzia di sicurezza nazionale degli Stati Uniti. E’ bene precisare che Apple ha sempre negato ogni coinvolgimento nelle operazioni ma gli accusatori, Guardian e Washington Post, non sono certo delle fonti ritenute poco autorevoli.

Fonte: Wikipedia

4. I suicidi

Apple non produce quasi nessuno dei propri prodotti negli Stati Uniti ma in Cina, nella mega-fabbrica Foxconn, la quale, da terzista, riesce a consegnare all’azienda prodotti finiti i cui costi di produzione sono molto inferiori rispetto a quelli che risulterebbero da una produzione nazionale. Non è un caso. Foxconn, è bene precisarlo, non produce soltanto per Apple ma per molte multinazionali dell’elettronica, ma Cupertino è una delle aziende privilegiate, oltre ad essere, probabilmente, il maggior cliente del gigante cinese.

Nel 2010 si verificarono 18 tentativi di suicidio all’interno di quella che è stata definita la “fabbrica-lager”, di cui 14 portarono ad una triste fine. Le condizioni di lavoro sono inumante, con orari fino a 10 ore filate senza interruzione, umiliazioni in pubblico e condizioni di serialità al limite delle possibilità di concentrazione del cervello. La paga di queste persone, che confezionano gli iPhone che vengono venduti a oltre 800 euro nei paesi di mezzo mondo (compresa la Cina) è ridicola, e due ore di straordinario vengono retribuite circa 27 Yuan, 2 euro.

Dopo che queste notizie sono state diffuse anche in Occidente, alla Foxconn hanno provveduto a posizionare grate metalliche alle finestre, reti anti suicidi nei dormitori e un test psicologico a cadenza settimanale per tutti i lavoratori. Le condizioni lavorative, ad ogni modo, non sembrano essere cambiate in meglio.

Fonte: La Repubblica

3. Problemi di salute connessi alla produzione dei prodotti Apple

Tumori-Apple

In prima pagina del sito Apple.it compare una campagna che mostra come Apple sia impegnata nella costruzione di impianti di energie rinnovabili in grado di sostenere energeticamente tutti i suoi uffici e stabilimenti (proprietari) in giro per il mondo. Un vero e proprio passo in avanti rispetto alle politiche poco attente all’ambiente di qualche anno fa, portato avanti in prima persona da Tim Cook, l’uomo che sta elevando l’azienda di Cupertino ad un livello molto superiore di consapevolezza globale rispetto al precedente CEO, Steve Jobs.

Purtroppo non è ancora stato fatto molto per limitare le morti sul lavoro e le componenti tossiche presenti nei prodotti come iPhone o Mac, e nelle fabbriche Foxconn sono stati diagnosticati ben 13 casi di leucemia (tumore del sangue) connessi al contatto con i prodotti chimici utilizzati per la realizzazione dei melafonini. Se in occidente ci esaltiamo per la nuova fotocamera dello smartphone, in Cina qualcuno muore per produrli.

2. Tasse

Apple-tasse

Apple utilizza differenti compagnie offshore direttamente controllate per evitare di pagare le tasse negli Stati Uniti, e in tutti quei paesi nei quali genera profitto (compresa l’Italia). Le aziende che fanno capo a Cupertino sono differenti, ma alla base del procedimento c’è l’Irlanda, dove Apple ha chiuso un accordo per pagare poco o nulla in contributi. In Italia le vendite di prodotti della mela hanno rappresentato circa 9,6 miliardi di Euro dal 2009 al 2014, tassabili per circa 897 milioni di euro. L’erario italiano non ha ricevuto che pochi euro dall’azienda fondata da Steve Jobs, che si è trincerata dietro le proprie compagnie offshore. (fonte AdnKronos).

Similmente a quanto accade in Italia, ma con guadagni e fatturati decine di volte superiori, accade in Cina e negli Stati Uniti, e in tutti i paesi in cui opera l’azienda. I profitti sono andati a creare un tesoretto che farebbe gola a qualsiasi stato nazionale, oltre 146 miliardi di dollari, detenuti in conti offshore.

Fonte: Il Sole 24 Ore

Questa la tabella che mostra quanto paga globalmente Apple di tasse (fonte: Wikipedia)

2009–2011
200920102011Totale
Fatturato4 Miliardi di $12 Miliardi di $22 Miliardi di $38 Miliardi di $
Tasse4 Milioni di $7 Milioni di $10 Milioni di $21 Milioni di $
% sul fatturato0.1%0.06%0.05%0.06%

 

 

 

 

1. Gli aspetti controversi di Steve Jobs

Jobs-aspetti-controversiImmagine dalla Apple’s Worldwide Developers Conference 2010

Di Steve Jobs è stato detto tutto e il contrario di tutto. Narcisista, senza scrupoli, geniale, passionale, stakanovista e molto altro. La biografia di Isaacson è assai completa riguardo questi aspetti, da leggere. Però alcuni delle azioni controverse di Jobs hanno influenzato particolarmente l’azienda da lui fondata e di cui ne ha risollevato le sorti nel 1997. Se gli aspetti “strani” della sua vita privata sono, per me, irrilevanti, è da notare come Jobs fece dismettere tutte le attività di impegno sociale dell’azienda quando ne tornò al comando nel 1997, di come abbia negato ad personam azioni a Dan Kottke, undicesimo dipendente Apple, reo di aver favorito la nascita della primogenita Lisa, e di come abbia truffato il proprio amico e socio Steve Wozniak nell’affaire Atari.

Se questi sono aspetti da considerare abbastanza personali piuttosto che vere e proprie colpe legali (eccetto per Wozniak, che comunque Jobs rese ricco oltre ogni immaginazione), le accuse concernenti l’editoria che lo vedono protagonista nell’organizzare un cartello contro Amazon sono molto menoscherzose. Jobs si accordò con 5 principali editori statunitensi Harper Collins, Macmillan, Hachette, Penguin e Pearson, per mantenere alto i prezzi degli ebook e ostacolare Amazon, praticando un meccanismo associazionista di controllo dei prezzi assolutamente illegale. Similmente a quanto accaduto per l’editoria si possono riscontrare i medesimi sospetti riguardo il mondo della musica, il primo trampolino di successo di Apple grazie all’introduzione di iPod, nel 2001.

Apple significa davvero “Think Different”, nel bene e nel male.

Per leggere tutti gli aspetti controversi di Apple, questo l’articolo inglese Wikipedia che li elenca.


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