Le leggende metropolitane hanno spesso origine da fatti reali travisati per esser tramandati in modo più cruento e spettacolare. Dai coccodrilli nelle fogne agli autostoppisti fantasma, sono ormai centinaia le storie tramandate in forma orale legate a fatti più o meno ispirati dalla realtà. Gli esperti sociologi preferiscono la definizione “leggenda contemporanea“, slegata dall’ambiente “metropolitano” tipico della città. Le cinque storie di seguito narrano di come le fantasie diffuse possano trovare origine nella realtà, o di come questa ne abbia influenzato la loro creazione.
1 : L’uomo Verde della Pennsylvania
Una leggenda metropolitana della Pennsylvania vuole che un uomo verde, luminescente e in definitiva terrificante, si aggiri per le strade soltanto durante la notte. Soprannominato “The Green Man” o “Charlie No Face“, la sua origine si crede sia soprannaturale, e gli incontri spesso documentati e apparentemente reali. La storia veniva raccontata dai genitori ai figli per terrorizzarli, spingendoli a rimanere in casa. Venne inoltre corredata di morti improvvise, mutilazioni e altre fantasie per convincere la prole a mantenersi all’interno delle zone di sicurezza.
La leggenda ha origine da una triste realtà. Il povero Raymond Robinson, abitante dei luoghi, nel 1918 rimase gravemente ferito durante un incidente con l’elettricità, completamente sfigurato in volto senza occhi, naso, orecchie e persino un braccio. Nato nel 1910, egli crebbe quindi come un “mostro”, soprannominato “The Zombie” dagli altri ragazzi, finendo inevitabilmente per vivere una vita da isolato, reietto di quella società che aveva bisogno di miti e leggende per mantenere al sicuro i propri figli. Per non esser causa del terrore dei più piccoli, Robinson vagava di notte, e la pelle cicatrizzata assumeva un riflesso al chiaro di luna vagamente verdastro.
Chi si fermava a parlare con lui conosceva una persona unica, pacifica e tremendamente sfortunata. Robinson accettava di buon grado le chiacchierate con gli sconosciuti, spesso in cambio di sigarette o qualche snack. Ray continuò le sue passeggiate notturne fino alla morte, avvenuta nel 1985, quando la sua storia era ormai diventata leggenda. Naturalmente ancor oggi le persone, passando di fronte al “Tunnel dell’Uomo Verde”, affermano di averlo visto vagare nel buio, alla ricerca di qualcuno da terrorizzare.
2: L’Acqua Nera
Una delle finzioni cinematografiche più famose vede l’acqua corrente, che sia nei fiumi o del rubinetto, trasformarsi in un liquido nero venefico. Quello che provarono gli ospiti del Cecil Hotel, a Los Angeles, fu qualcosa di analogo. Nel 2013 un gruppo di clienti segnalò che l’acqua era maleodorante, imbevibile e stranamente insalubre. Quello che fu scoperto, poco dopo, terrorizzò i clienti dell’hotel. Da 19 giorni all’interno delle cisterne d’acqua sul tetto si trovava il cadavere di una ragazza, Elisa Lam, in completa putrefazione. La ragazza fu protagonista di un assurdo video, e nessuno riuscì a spiegare come finì all’interno della cisterna. Per approfondire la storia, questo l’articolo dove viene illustrata in modo esaustivo.
3: Non Sei Solo
Molte storie di fantasmi, ma soprattutto diversi film horror, iniziano con il personaggio principale che avverte la sensazione di non trovarsi solo in casa propria. La vicissitudine occorsa a Joe Cummings, attore che lavora a New York, ha assolutamente dell’incredibile. Nel 2008, all’interno del suo appartamento, l’uomo iniziò a ravvisare una presenza in più, come non si trovasse ad esser solo nella casa. Posizionate una serie di videocamere, scoprì che all’interno si nascondeva una senzatetto, che scendeva durante la notte da un pertugio nel soffitto e rubava a Cummings cibo e altri oggetti.
Accusato di falsità o di cercare facile pubblicità, Cummings fornì diverse prove della veridicità della sua storia, con l’intervento diretto della polizia. Nell’articolo dedicato trovate il video completo della donna che esce dal soffitto e ruba dal frigorifero dell’attore.
4: Pishtacos: i Vampiri del Grasso Peruviani
Una leggenda ultracentenaria del Perù vuole che i visitatori del paese sudamericano vengano aggrediti e uccisi, “rapinati” del proprio grasso da famelici vampiri, la banda dei pishtacos. Sembra assolutamente incredibile ma nel 2009 il Generale Eusebio Felix Murga annunciò che una banda locale era stata sgominata ed i membri arrestati. Il commercio illegale del gruppo comprendeva soltanto un genere di merce: il Grasso Umano. Durante un periodo di 30 anni, i quattro arrestati avevano ammazzato e depredato del proprio grasso 60 contadini del luogo, vendendone il liquido adiposo a 15.000 dollari al litro a compagnie farmaceutiche Europee. La banda attirava le vittime in luoghi appartati e solitari, decapitandoli e poi estraendo il grasso dal corpo, principalmente dal ventre e dai muscoli. (Su La Stampa un articolo del 2009 illustra dettagliatamente la vicenda).
5: Congelata Viva
Durante gli ultimi 50 anni, 196 milionari di tutto il mondo si sono fatti congelare vivi, ibernati a -196°C nell’Azoto liquido, speranzosi nella cura delle proprie malattie o di “rinascere” in un futuro migliore. Queste persone sono, ovviamente, clinicamente morte, e la loro rianimazione al giorno d’oggi è assolutamente impossibile. In futuro non si è certi di poter ridare vita a quei corpi, ma la speranza di rivivere ha certamente accompagnato quegli uomini durante gli ultimi attimi della loro vita. Molti film e opere di fantasia hanno comunque trattato il tema della criogenesi, come una possibilità concreta offerta dalla scienza umana.
Jean Hilliard, originaria del North Dakota, rappresenta forse una delle speranza più vivide per quelle persone di tornare, un giorno, in vita. La povera Hilliard ebbe un incidente automobilistico il 20 Dicembre del 1980, quando rimase bloccata nell’auto con temperature esterne al di sotto dello zero. Disperata, si avviò verso casa di un amico che si trovava ad una distanza di circa 3 chilometri e mezzo. Giunta in prossimità della casa, cadde a terra prima di raggiungere l’uscio della porta, a soli 4,5 metri dall’uscio. L’uomo si accorse della donna soltanto sei ore dopo, quando era rimasta fuori casa con -30°C per tutto il tempo. Giunte le ambulanze sul posto, la Hilliard fu condotta all’ospedale Fosston, dove la sua pelle fu definita “troppo dura per essere forata”, la sua temperatura troppo bassa per essere misurata e i suoi occhi ormai trasformati in vetro.
Anche se sembra inumano, il suo battito non era completamente assente, e registrava 12 pulsazioni al minuto. Fu avvolta in una coperta elettrica e, nonostante fosse ormai praticamente congelata, ritornò alla vita, completamente ristabilita dopo 49 giorni di degenza.