5 incidenti che potrebbero aver coperto oscure cospirazioni

Facendo ironia sulle teorie del complotto potremmo dire che “La mamma dei complottisti è sempre incinta“. Il fascino che le teorie cospirazioniste esercitano per spiegare eventi e fenomeni che recano coincidenze o che sono comunque definibili come “strani” raccolgono proseliti in tutto il mondo. Alcune teorie del complotto però hanno molti punti reali di appoggio, fatti e non solo coincidenze che sono difficili a spiegarsi con la semplice realtà. Questi sono 5 incidenti di varia natura che hanno alimentato la fantasia di moltissimi, e che recano diversi particolari che alimentano quantomeno un’ombra di dubbio.

5. Michael Hastings – Incidente automobilistico

Il reporter americano Michael Hastings rimase ucciso durante un incidente d’auto a Los Angeles, l’8 Giugno del 2013. I testimoni raccontano che l’auto andava così veloce che quando impattò contro un albero di palma il motore venne scagliato a 45 metri di distanza. Il corpo del giornalista era completamente dilaniato, e venne riconosciuto soltanto grazie alle impronte digitali che l’FBI aveva già nei propri archivi. Gli investigatori etichettarono l’incidente come dovuto alla casualità, e riportarono ai media la storia che Hastings era dipendente dalle droghe e soffriva di manie paranoiche.

Gli amici del giornalista affermarono che l’uomo stava lavorando a un caso di rilevanza internazionale che coinvolgeva la CIA e il suo capo John Brennan, e Hastings qualche ora prima dell’incidente inviò una mail alla propria redazione affermando che avrebbe avuto bisogno di sparire per un po’ di tempo perché aveva alle calcagna i federali. Un ufficiale militare statunitense affermò che l’incidente avrebbe potuto avere luogo nel caso di un attacco cybernetico alla vettura, che la spinse ad una velocità folle contro un albero. Il giornalista fu protagonista qualche tempo prima di uno scoop su Stanley McChrystal, un generale statunitense impiegato in Afghanistan che, a seguito dell’articolo, venne rimosso dal suo incarico e lasciò l’esercito. (Fonte: Wikipedia).

Escludendo il fatto che una persona possa correre volontariamente a quella velocità con l’auto (a meno che non sia spinto da qualche motivo) la domanda che sorge spontanea è: Chi ha ucciso Michael Hastings?

4. La principessa Diana – Incidente d’auto

Diana Spencer morì nella notte del 31 agosto 1997 in un incidente stradale nella galleria sotto il Ponte de l’Alma a Parigi, in compagnia di Dodi Al Fayed, suo fidanzato. La donna era (probabilmente) incinta del ricco ereditiere egiziano, e le circostanze dell’incidente non furono mai del tutto chiarite, anche se la polizia francese lo etichettò come una casualità. Un principe musulmano sarebbe stata una noia mediatica davvero insopportabile da sostenere per la famiglia reale, e dietro questa gravidanza si nasconderebbero le ragioni di questo incidente “pilotato”.

Non volendo spiegare in poche righe tutti i dettagli della vicenda, è importante notare come furono molte le morti sospette legate all’incidente. In primis il fotografo James Andanson, trovato cadavere in un bosco nel 2004 per presunto suicidio. Poi Frederic Dard, uno scrittore amico di Andanson al quale il fotografo aveva confidato di essere a bordo della Fiato Uno bianca nel Tunnel de l’Alma. Nonostante le difficoltà nel dipanare una vicenda che ha lasciato strascichi lunghissimi, alcuni particolari dell’incidente (come ad esempio il mancato uso della cintura di sicurezza, che avrebbe salvato la vita ai due compagni) fanno ipotizzare che si possa trattare realmente di una casualità.

3. United Flight 553 – Incidente aereo

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Il volo United Airlines 553 era un Boeing 737 che si schiantò al suolo l’8 Dicembre 1972 con 61 persone a bordo, mentre era in fase di avvicinamento a Chicago. 43 di loro morirono nell’impatto con il suolo e le case, compresa Dorothy Hunt, la moglie di uno dei cospiratori del Watergate. Le autorità parlarono di un errore umano, ma non riuscirono a spiegare l’assenza degli ultimi 14 minuti di registrazione dalla scatola nera.

La teoria dei complottisti è quella che la Hunt fu uccisa perché aveva minacciato di rivelare molti particolari riguardo il Watergate se il marito non fosse stato scagionato da tutte le accuse. Nella borsetta della signora furono ritrovati 10.000 dollari in contanti, che si ipotizzano dovessero servire per pagare le spese legali dei processi. In molte vittime venne riscontrato un elevato livello di cianuro, e un testimone affermò di aver sentito, poco prima dello schianto, la conversazione di un sabotaggio del volo. Essendo trascorsi oltre 40 anni è difficile che sarà mai fatta luce su quell’incidente, ma le probabilità che non si sia trattato di un incidente casuale sono rese elevate dal numero di stranezze legato alla catastrofe.

2. Gareth Williams – “Suicida” in una borsa chiusa dall’esterno con un lucchetto

Williams era un agente dell’MI6 (il servizio segreto inglese) quando venne trovato morto, a Los Angeles, il 23 Agosto 2010. Gli investigatori dissero che si trattò di un suicidio nonostante il corpo fu trovato nudo all’interno di una borsa chiusa con un lucchetto.

Morto “suicida” all’interno di una borsa chiusa dall’esterno con un lucchetto

La borsa fu trovata all’interno della vasca da bagno di Williams, e si affermò che il rituale faceva parte di un complesso gioco erotico sadomasochista. Furono trovate alcune prove dentro l’appartamento dell’uomo che facevano sospettare che fosse stato protagonista di una colluttazione. Gli esperti provarono 300 volte a replicare le dinamiche dell’incidente, non riuscendo, neanche in un caso, a chiudersi dentro ad una borsa con un lucchetto all’esterno della cerniera (ovviamente!).

1. L’affondamento del Titanic – Incidente navale

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Il 15 Aprile 1912 affondava il Titanic, e con lui morivano 1518 persone. L’incidente e le sue dinamiche le conoscono tutti, anche grazie al film “Titanic” del 1997. Quello che non sanno tutti sono i particolari nascosti, oppure semplice coincidenze, di quella che veniva considerata una nave inaffondabile. Visto che l’affondamento di questa nave è così celebre e difficile da ipotizzare legato a teorie del complotto, limitiamoci ad elencare i fatti certi di quel naufragio.

  • A bordo del transatlantico erano presenti 3 persone che si opponevano strenuamente alla costituzione della Federal Reserve, la banca centrale americana che ha forti interessi privati al suo interno. Questi tre erano Benjamin Guggenheim (che pronunciò la famosa frase: “Ho indossato l’abito migliore e sono pronto ad andare a fondo da gentiluomo”), Isador Strauss e John Astor. La Federal Reserve è una banca centrale controversa, la cui istituzione è stata assai combattuta e riuscita soltanto per una serie di strani accordi parlamentari. Ad essa viene connessa anche la morte di Kennedy. La banca venne istituita un anno dopo la tragedia, nel 1913.
  • J.P.Morgan era uno dei banchieri e imprenditori coinvolto nella creazione della Federal Reserve, e anche l’armatore della stessa nave Titanic.
  • Esistevano 3 navi gemelle come il Titanic: Olympic, Britain e, appunto, il Titanic. L’Olympic fu protagonista di una collisione con la nave Hawke della marina britannica, riportando danni serissimi. Lo scrittore Robin Gardiner sostiene che le due navi furono sostituite nel porto di Belfast, mettendo al Titanic il nome di Olympic e viceversa, in modo da affondare la nave ormai grandemente difettosa e incassare il premio assicurativo. Questa teoria venne definitivamente sconfessata quando vennero recuperate delle parti del Titanic nel quale veniva riportato il numero della nave, 401, e non 400, che identificava l’Olympic.
  • Furono numerosi i passeggeri illustri a cancellare il viaggio sul Titanic, anche dopo aver acquistato il biglietto (che per allora aveva un valore superiore alle decine migliaia di euro). In primis fu proprio J.P.Morgan a cancellare il viaggio, poi Sir William Pirrie, il presidente della Harland and Wolff,  Milton S. Hershey, fondatore della Hershey Company, Henry Clay Frick, Theodore Dreiser, Guglielmo Marconi, Edgar Selwyn, e Alfred Gwynne Vanderbilt. In tutto il viaggio fu annullato da 55 persone notabili, un bel record visto che i passeggeri di prima classe erano, in tutto, 175. In pratica, oltre un quarto dei passeggeri più ricchi annullò il viaggio.
  • Il capitano Smith, un veterano dei viaggi Artici, non rallentò in alcun modo la velocità della nave anche se gli fu segnalato che era presente ghiaccio in grandi quantità e che le vedette non avevano i binocoli a causa di un armadio chiuso a chiave da un ufficiale sostituito prima della partenza.

L’incidente del Titanic è molto probabilmente frutto di errori umani e casualità, però alcune coincidenze alimentano teorie del complotto da anni. La verità, a distanza di 100 anni, è difficile da appurare, ma è importante segnalare che tutte le inchieste legate all’incidente, anche a lunghissima distanza dal fatto, confermano che si trattò di un naufragio casuale.


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