Insieme a Brigitte Bardot con la sua inconfondibile acconciatura, a Mary Quant con le sue innovative stampe geometriche, molti personaggi femminili sono diventate icone dello stile anni ’60, che ancora oggi è una fonte inesauribile di ispirazione per molti creatori di moda. Tutto il decennio è stato influenzato, e non solo per il loro look, da queste donne, che rimarranno simboli di uno stile inconfondibile e senza tempo.
Edie Sedgwick
Musa di Andy Warhol e protagonista della scena artistica e mondana di New York, Edie Sedgwick rappresenta la perfetta IT-girl. Gli occhi marcati dall’eye-liner, gli orecchini fuori misura, i mini-abiti indossati su spesse calze nere, connotano il suo stile da “brava ragazza perduta”. La vita di Edie, segnata da un’infanzia difficile e dall’abuso di alcol e stupefacenti, si conclude molto presto, a soli 28 anni, ma rimane il simbolo della cultura underground nella New York degli anni ’60: “Indossa un cappello e una maglietta e fa tendenza. Edie è spontanea, vera, non è un’operazione di marketing” disse di lei David Weisman, co-regista dell’ultimo film, incompiuto, interpretato dalla Factory Girl.
Twiggy
Bellezza simbolo degli anni ’60, Twiggy divenne la top-model per eccellenza, grazie anche al pesante trucco degli occhi, e al taglio di capelli infantile, studiato per lei dal celebre parrucchiere Leonard nel 1966. Come per incanto, divenne il volto del decennio, immortalata su qualsiasi cosa, dalle serigrafie di Andy Warhol alle borse della spesa dei magazzini Marks & Spencer.
Mary Quant
Mary Quant non fu solo un’icona di stile di per se stessa, ma fu colei che portò le tendenze della moda dell’epoca nella vita di tutti, grazie al suo negozio londinese di King’s Road. La minigonna, gli hot-pants, i collant colorati si devono alla creatività di questa pioniera della moda.
Jackie Onassis
Nessuna First-Lady riesce a reggere il suo confronto, per l’innata eleganza e lo stile impeccabile che l’hanno sempre contraddistinta per tutto il tempo che ha trascorso alla Casa Bianca, malgrado le tragedie che ha vissuto. Gli abiti a giacca, i piccoli cappelli tondi, gli enormi occhiali scuri ispirarono tutte le donne americane, e non solo.
Audrey Hepburn
Nel 1961 fu il film “Colazione da Tiffany” che fece amare lo stile di Audrey Hepburn, connotato dal tubino nero e dalle perle, ma già con “Sabrina”, del 1954, la grande attrice aveva influenzato la moda, con i pantaloni capri e le ballerine.
Ursula Andress
“Agente 007 – Licenza di uccidere”, del 1961, è uno dei film più iconici di tutti tempi, e certamente una delle scene più memorabile è quella in cui Ursula Andress esce dal mare con un bikini che ha scatenato le fantasie erotiche di molte generazioni di uomini.
Mia Farrow
Il taglio di capelli cortissimo divenne di moda alla fine del 1960, grazie a Mia Farrow, indimenticabile interprete del film “Rosemary baby”, ed ex moglie di Frank Sinatra. Con il suo stile giocoso e un po’ infantile la Farrow divenne un’icona di quegli anni, imitata poi da molte altre star internazionali.
Raquel Welch
Raquel Welch è passata alla storia per il bikini di pelliccia indossato nel film del 1966 “Un milione di anni fa”, ma fuori dallo schermo il suo stile era molto glamour, fatto da tailleur pantalone, abiti di Pucci, e una acconciatura molto cotonata, che aumentava il suo sex-appeal.
Jane Birkin
Le tendenze vanno e vengono, ma l’inconfondibile look di Jane Birkin non stanca mai, forse perché ha sempre puntato sulla semplicità da ragazza inglese (che si atteggia a francese): mini-abiti, jeans a zampa di elefante e niente tacchi, indossati con lo spirito libero di chi vuole essere solo se stessa, forse il solo modo per diventare un’icona di stile.
Cher
Cher, con i suoi grandi occhi marcati dal kajal, la lunga frangia, i pantaloni con la zampa d’elefante più ampia che si sia mai vista, e l’amore per le stampe stravaganti, ha audacemente mixato il look hippie con quello della moda glamour californiana, diventando un’indimenticabile icona dello stile anni ’60.
Yoko Ono
Yoko Ono non amava i colori. Dalla pacifica protesta contro la guerra in Vietnam, il John Lennon and Yoko Ono bed-in, del 1969, l’artista giapponese ha sempre optato per un’estetica dove il total-white era l’assoluto protagonista. Anche il suo look personale, dai cappelli a tesa larga fino agli stivali, era contraddistinto dal bianco assoluto.
Jane Fonda
Mentre lo stile personale di Jane Fonda è sempre stato quello della brava ragazza americana, la Barbarella da lei interpretata per il grande schermo è diventata una delle immagine più iconiche del cinema degli anni ’60.
Brigitte Bardot
Bomba sexy per eccellenza, i suoi capelli accuratamente disordinati sono stati il simbolo della sua bellezza, che ogni ragazza di quel periodo cercava di copiare.
Catherine Deneueve
Un’altra icona chic francese, Catherine Deneueve, raggiunse la fama nel 1960, quando sposò il fotografo di moda David Bailey, e divenne la musa di Yves Saint Laurent. Grazie allo scabroso ruolo interpretato nel film “Bella di Giorno” divenne un’autentica icona, anche se solo per i magnifici vestiti che indossava.
Veruschka
Fotografata da Richard Avedon, Irving Penn ed Helmut Newton, Veruschka è la modella tedesca che per diventare celebre finse di essere russa. Comparve per la prima volta sulla copertina di un’importante rivista nel 1963, diventando una delle top-model più famose di tutti i tempi, apprezzata anche da grandi artisti come Dalì e Antonioni. Tutta gambe occhi e labbra, emanava grande sensualità nonostante il fisico molto magro, che poi divenne il nuovo ideale di bellezza femminile, almeno nel mondo della moda.