Il cinema e l’arte della finzione sono strumenti potenti, ma quando la finzione horror diventa realtà allora si trasforma in un’arma per incutere realmente un senso di terrore straniante nelle menti delle persone. Le 10 storie seguenti sono tratte da avvenimenti reali accaduti sui set cinematografici, fatti che hanno reso questi 10 lungometraggi molto più di una semplice prova di recitazione.
10. Dau
Dau è un film russo diretto da Ilya Khrzhanovsky che tratta della vita del Premio Nobel sovietico Lev Landau. La pellicola è uno dei più grandi e controversi progetti cinematografici mai realizzati in Russia. La preparazione è iniziata nel 2006, mentre le riprese sono iniziate nel 2008 andando avanti per tre anni. La prima mondiale del film era programmata per il Festival di Cannes 2012, ma è stata rinviata a L’Atelier du Festival di Cannes del maggio 2014. Nel 2015 il lungometraggio è ancora in post-produzione.
Il regista Ilya Khrzhanovsky ha preteso una sovra immersione nei ruoli da parte dei protagonisti, vestendo cast e troupe con abiti russi di metà del 20° secolo durante tutte le riprese del film, proibendo aggeggi tecnologici come cellulari o computer. Il cibo è stato servito sempre in piatti d’epoca e tutti i documenti sono stati redatti con la macchina da scrivere. Come afferma lo stesso regista si è trattato di “delirio puro”, e gli attori hanno affermato di sentirsi come in un “esperimento sulla prigionia”.
9. Eraserhead – La mente che cancella
Eraserhead è noto per essere un film enigmatico ed inquietante, oltre che la pellicola che chiuse il ciclo dei “film di mezzanotte”. E’ la storia di un uomo qualunque (Henry Spencer) in un ambiente bizzarro che sperimenta visioni strane, e la storia dell’infanticidio risulta ancora più strana. Il regista David Lynch si è sempre rifiutato di dire come fu realizzato il neonato mostruoso e la scena della sua uccisione, ma la teoria principale è che si tratti del cadavere di un vitello. Dato l’aspetto dell’oggetto e la precisione della pelle, ma anche del fatto che gli occhi si chiudano in verticale la teoria sembrerebbe ben supportata dai fatti.
8. Noah
Gli stalker per le celebrità non sono certo una novità, ma quello che è successo a Emma Watson durante le riprese di Noah è stato qualcosa che è andato oltre le telefonate. Durante le riprese del film la Watson ha fatto una passeggiata nel bosco vicino al luogo dove veniva girato il film, quando ha riconosciuto dietro di sé uno stalker che era solito aspettarla sempre sotto casa. Fortunatamente i membri della troupe sono riusciti a raggiungere immediatamente i due, e non è successo nulla di grave. La Watson era illesa e non ha voluto sporgere denuncia, attirando a sé critiche per la gestione della cosa, che potrebbe incoraggiare, in seguito, altri stalker a seguire sul set altre celebrità.
7. Skippy
Skippy è un film del 1931 che fece vincere a Norman Taurag il premio oscar come miglior regista, ma il direttore si coprì di un’azione al limite dell’umanità. Jackie Cooper era il bambino protagonista e gli fu chiesto di piangere con trasporto. Per rendere veritiera la scena Taurag fece finta di sparare al cane del bambino, che si lasciò cadere a terra. La foto sopra è un fotogramma del film e da l’idea del travolgimento emotivo che doveva provare il giovane Cooper. L’evento ebbe un tale impatto su Cooper che intitolò la sua autobiografia “Please Do not Shoot My Dog”.
6. Alien
Conoscono tutti la scena dell’alieno che esce dalla pancia di John Hurt, ma non tutti sanno come fu realizzata la testa del mostro. Per realizzare la maschera vennero acquistati dei veri scheletri umani provenienti dall’India, tagliandoli a pezzi per adattarli alle forme desiderate. Quando negli anni ’80 l’India fermò il commercio di ossa umane gli specialisti degli effetti speciali non ebbero più a disposizione questo materiale, ma per fortuna stava nascendo la computer grafica. Una nota agghiacciante: i denti del mostro con cui lavoravano Giger e Rambaldi erano molto simili a quelli dei bambini.
5. Aguirre, wrath of God
Il ricordo più famoso di questo film del 1972 diretto da Werner Herzog è che quest’ultimo minacciò Klaus Kinski con una pistola per impedirgli di lasciare il film. In verità si tratta di una leggenda metropolitana, perché Kinski era l’unico ad avere un’arma sul set. L’attore sparò tre colpi in aria infastidito dal rumore di alcuni membri della troupe che giocavano a carte in una capanna (il film venne girato in una foresta del Perù), ma le stranezze non finiscono qui. Kinski rischiò anche di uccidere un uomo durante una scena, quando lo colpì con la spada sul cranio, lasciandolo solo stordito perché la vittima indossava un casco. Herzog minacciò realmente Kinski perché quest’ultimo voleva abbandonare quel set maledetto, ma non utilizzò una pistola.
Un’altra stranezza di questo film è uno dei cadaveri che appare nel film. L’uomo è reale, e fu portato dall’Europa dal fratello del regista il quale, per assicurarsi che non venisse smarrito, lo fece sedere accanto a sé durante il volo in aeroplano.
4. Va’ e vedi
“Va’ e vedi” è un film del 1985 realizzato nell’allora Unione Sovietica che racconta la storia di due vittime innocenti degli scontri intercorsi fra il Terzo Reich e l’URSS sul fronte russo della seconda guerra mondiale. Per quanto riguarda le riprese, il regista Elem Klimov venne tacciato di eccessivo realismo. Durante la riproduzione degli scontri vennero esplosi dei proiettili reali, e l’attore protagonista Aleksey Kravchenko ha spiegato come alcuni dei proiettili passassero a pochi centimetri della sua testa durante una ripresa. Il terrore sui suoi occhi era reale, ma l’illusione filmica merita davvero un rischio di questo tipo?
3. L’ultima casa a sinistra
Questo film è un cult di Wes Craven, ritenuto dai critici eccessivamente realista. Secondo gli attori David Hess e Marc Shaffer le cose vennero prese troppo sul serio anche dietro le quinte. Ad esempio, per ottenere una reazione davvero spaventata della co-star Sandra Cassell, Marc Shaffer l’afferrò minacciandola realmente di farla cadere; oppure durante una delle scene di stupro, David Hess minacciò veramente l’attrice per ottenere una performance veritiera. Hess fu anche oggetto di un pericolo reale: l’attore che interpreta il padre e che lo minaccia con la motosega impugnava uno strumento vero e perfettamente funzionante fra le mani, utilizzato senza precauzioni di sicurezza. Il film divenne, completamente a ragione, un vero e proprio cult per quanto riguarda il cinema horror, sia per quel che si vede sullo schermo sia per quello che lo schermo non ha potuto mostrare.
2. Hei tai yang 731 – Men Behind the Sun
TF Mous è il regista di uno dei film ritenuti più violenti della storia del cinema, girato nel 1988. La pellicola tratta degli esperimenti dell’unità 731 dell’esercito giapponese, ritenuti, insieme a quelli nazisti, i più crudeli della storia dell’umanità. Per comunicare l’orrore di quelle circostanze furono compiute atrocità reali, come ad esempio quella in cui viene dato fuoco ad un’intero branco di ratti, oppure quella in cui un bambino morto venne messo sul tavolo dell’autopsia. Il cadavere era reale, e apparteneva ad una persona morta poco prima delle riprese. La visione è sconsigliata non solo ai minori, ma anche a chi non sopporta scene troppo crude.
1. Cannibal Holocaust
Cannibal Holocaust è il film violento per eccellenza, che non è mai stato fatto passare sulle televisioni italiane (a parte apparizioni sporadiche e rimaneggiate in terza serata su Italia 7). La scena più violenta del film, per cui il regista fu accusato di aver usato una persona reale, è quella dell’indigena inpalata e violentata, ma anche le reali uccisioni di animali, il teschio umano fatto trovare a Francesca Ciardi nel fango e infine il capolavoro della sparizione degli attori per simulare la loro morte nel mondo reale rende questo film italiano diretto da Ruggero Deodato quello con i maggiori eventi cruenti legati alla realtà. Per scoprire tutte le curiosità legate alla pellicola suggerisco la lettura integrale della pagina Wikipedia dedicata al lungometraggio.